venerdì 18 gennaio 2013

mandala


CARRARA 25/26 LUGLIO 2009
MANDALA DI SABBIA



Questo slide ricorda un’esperienza vissuta di recente a Carrara in occasione di una tre giorni intitolata
SPIRITUS 
  dove nascono le emozioni
FESTIVAL 2009 INCONTRI MOSTRE MUSICA TEATRO
Niente di speciale, almeno per quello che riguardò  la parte che si svolse nel Centro Storico, non tanto per i personaggi e le opere proposte quanto per “l’organizzazione”.
  ORGANIZZAZIONE….fulcro di ogni cosa, quando manca quella, ogni “bontà” cade!
Ciò che più mi fece andar fuori dai fogli fu la scarsa attenzione e il venir meno di rispetto verso i due giovani Monaci Tibetani del Monastero di Sera Jhe in India. Alle ore 18,00 del 25 Luglio , annunciava il pieghevole, in Piazza delle Erbe (Piazzetta) gli stessi avrebbero dato il via alla costruzione di un Mandala. Pensai subito che si trattasse di un Mandala di Sabbia. Spiegai sommariamente, non sono un’esperta di cerimonie e filosofia Tibetana, di cosa fosse un mandala del perché veniva costruito.
Puntualmente ci recammo in Piazzetta, mi aspettavo di trovarvi un gazebo solido ben protetto dove in silenzio e concentrazione i Monaco potessero dar Vita al loro Cerchio, il quale non prevede solo una tecnica precisa accompagnata da una buona dose di abilità. Su di una tavola quadrata vengono disegnate delle linee geometriche racchiuse dentro un cerchio, nei cui spazi i Monaci NE  disegnano i contorni, le forme, verranno  riempite di sabbia finissima e colorata dando vita ad una “storia”. Disegnano, al momento,  ciò che li ispira nella ricerca di’unione e armonia del sé con l’universo, facendo collimare, incontrare, il mondo interiore con quello esteriore.  Pertanto il luogo in cui svolgere questo rito rivestiva molta importanza.
….In Piazzetta ci ritrovammo in diversi, interrogarsi del come mai non ci fosse nulla e nessuno veniva spontaneo. Poi qualcuno ci disse che la costruzione e la cerimonia di distruzione del mandala erano state spostate presso il teatro  degli Animosi, proprio dietro l’angolo di casa mia.
Ci avviammo, ciò che ci aspettava era molto brutto. I Monaci erano stati relegati sotto il porticato, stretto e corto all’esterno del teatro, luogo attiguo a dove si svolgevano altre manifestazioni, dibattiti e concerti. Robe da mettere la camicia di costrizione a chi aveva organizzato  e a chi non aveva controllato. Una brutta pagina per Carrara. Tralascio le varie considerazioni di chi passava e lasciava commenti disgustosi partoriti solo dall’ignoranza o dalla pochezza culturale. I Monaci in “gabbia” trattati alla stregua di attrazione circense.
La costruzione durò due giorni. Viola incantata stette ore a bearsi di quel rito, mi piace pensare che  la sua curiosità di bambina si coniugasse con l’energia positiva che il Mandala espande nell’ambiente che lo circonda. I Monaci lo avevano capito e le sorridevano ogni qual volta lei li raggiungeva e timidamente ricambiava il sorriso. Quei coni in  metallo, forati all’estremità, il ticchettio ritmico delle leghe , facevano  cadere lentamente la sabbia colorata  che andava man mano a disegnare tutto ciò che la natura crea.
 Tutte le Creature nascono e muoiono….il ciclo della Vita si conclude si dissolve.
Ecco lo scopo del  Mandala, il quale, appena completato viene distrutto. La sua distruzione viene fatta precedere da un rito una sorta di preghiera cantilenata e accompagnata da scampanellii. Dopo di che il Mandala verrà distrutto la sabbia raccolta in una ciotola e distribuita ai presenti. Una minima parte lasciata alle acque del fiume più vicino, nel nostro caso il torrente Carrione…a pochi passi da lì.
Commuove e meraviglia constatare come tante coloratissime sabbie riunendosi tra loro tornino al loro colore naturale. I colori spariscono…..

…….L’IMPERMANENZA DI TUTTE LE COSE……

Viola conserva gelosamente la sabbiolina che le è stato donato. 
Credo che quelle ore le rimarranno dentro indelebilmente.


Vi pare decente questo foglietto a rappresentare cotanto bene?




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