lunedì 21 gennaio 2013

le chiavi!



Semplici chiavi di case….eppure ci hanno fatto penare! La decisione di finire l’anno a Carrara è stata presa in fretta, portarsi dietro il meno possibile (impresa per me non facile), meglio recarsi in agenzia viaggi e prenotare il treno per la mattina del 30 Dicembre. Manco a farlo a posta non c’erano più posti disponibili, è l’unico treno che ferma alla Stazione di Avenza, l’altro la sera parte da Torino Lingotto alle 19,14, gioco forza tocca prendere quello,  prenotiamo 2 posti in “prima classe”…. Le virgolette rafforzano che nessuna differenza distingue, per pulizia e servizi, le carrozze. Partiamo già con una ventina di minuti di ritardo. Che gioia! Ad Asti…. Vengo “fulminata” da un pensiero reale e concreto:
Mi sono scordata di prendere le chiavi di casa! E mò?
(Il solito marito rimbrotta con un)
Brava!.... comunque la Maura ne ha una copia.
Peccato che la mia vicina di casa usi passare, in settimana, alcuni giorni a Bergiola Foscalinina , località collinare ad alcuni kilometri da Carrara e per giunta la sua casa collocata fuori dal paese nella località più alta ed impervia! Peraltro a Carrara stava piovendo a dirotto, previsione di giungervi non prima delle 23! Evviva…telefono, meno male che Maura era in casa, però sarebbe andata a dormire dalla figlia! Come fare? Telefono ai Polizia Municipale per chiedere loro la disponibilità a lasciar loro il mazzo e fino a che ora! Disposti a tenere le chiavi fino a mezzanotte, comunque una escamotage per farmele trovare la si sarebbe trovata.
Grazie siete dei tesori!
(credo che pochi diano dei tesori ai Vigili). Comunque l’escamotage, il più banale e plebeo lo ha individuato Maura…. Tutto bene! Avviso i miei cugini di non muoversi da Marina se non dopo una mia telefonata appena scesi dal treno. Si scende alle ore 23,30. Niente bus di taxi manco il “puzzo” ….tutto deserto e piove a catinelle…. Saranno Francesco e Giovanna che ci condurranno in Città.
Era dal 1974 che non festeggiavo una Fine d’Anno in quella casa. Ero emozionata. L’avremmo trascorsa con i cugini. La mia preoccupazione più grande non era la preparazione del cenone…. Piuttosto mi chiedevo se l’uso di buttare dalla finestra qualcosa di vecchio, in genere piatti rotti, fosse ancora in “uso”. Sta roba mi ha sempre “presa”, da piccola raccoglievo tutto ciò che di coccio si guastava durante l’anno e lo serbavo, “malattia” trasmessa ai miei figli. Pensa e ripensa (ovviamente a voce alta) sposo il suggerimento di mio marito:
Non fare cretinate, se proprio vuoi lanciare qualcosa lancia del riso, così anche i piccioni degli animosi festeggeranno.
Viene la sera, tralascio quanto cibo fosse esposto….. la solita esagerazione! Avevo preparato anche i peperoni grigliati in bagna caoda, ottimi….. peccato che son riuscit a far cadere la teglia! Mancava anche la macchina fotografica!!!!! Il vino è dei migliori, Brunello di Montalcino e ottimo Sangiovese.
La Mezzanotte si avvicinava e i botti copiosissimi non mancavano, affacciarsi alla finestra era uno spettacolo di fontane e girandole in tutta Piazza Alberica e in quella degli Animosi persin nel primo tratto di via Lunense che conduce al mio portone. Il sacchetto del riso è pronto….insieme ci avevamo messo maccheroni, ditalini e conchigliette un “mischione” allegro. Finestra aperta , VIA! Francesco pronto a sparare il tappo dello spumante fuori! Il brindisi accompagnava un ottimo Tronchetto Dolce dal modico peso di un kilogrammo e duecento grammi. Bellissimo, buono e ben decorato da figurine di zucchero, erano anni che non ne vedevo e mangiavo di simili.
 Brindisi, baci abbracci dedicati ai nostri Figli e Nipoti.
I giorni a venire….idem, cene e pranzi. 
Sottolineo il pranzo del 2 a casa di Carissimi Amici, momenti sereni e molto belli.
Giunge, ieri, il momento di partire, solito treno delle 7,24, sporco e privo di carrozza numero 3, guarda caso quella che dovevamo occupare noi con posti prenotati…. Durante il viaggio è scoppiata una semi “rissa” tra me e un dipendente delle ferrovie. Non sopporto gli spocchioni maleducati, privi di quel minimo di deontologia professionale che fa la differenza…. Ovviamente la “guerra” l’ho vinta io, so come mettere in campo “armi”legittime. Verso Genova mio marito mi fa una domanda:
Le chiavi di Cuorgnè le hai te?
IO NO! Le prendi sempre te!
Infatti le avevo messe vicino al cappello e agli occhiali sulla libreria….si vede che mi sono scordato di prenderle.
(chissà perché allora le avrei dovuto avere io!)
Telefonino, chiama la mia vicina di casa, Carmen, la quale mi tranquillizza, 
sarebbe restata in casa tutto il giorno.
MENO MALE CHE ESISTONO LE VICINE DI CASA A CUI AFFIDARE IL DOPPIO DELLE CHIAVI.
Gennaio un anno “doppio” dedicato a Giano simbolo del mito solare, i cui due volti divini erano diversi…uno con la barba l’altro senza… Chissà se i buoni propositi subiranno un “doppio”, quest’anno poi Gennaio regala ai patiti di film strani Avatar!. . Che Giano abbia il soppravvento? Comunque si dice che sia il padre di noi italici. Giosuè Carducci gli dedicò un’ode:
 
“ Di Giano Eterno, e quanto amor lo vinse – di Camesena – Egli dal cielo, autoctona virago – Ella: fu letto l’Appenin fumante – velaro di lembi il grande amplesso, e nacque – l’Itala gente”

1 commento:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

le chiavi!

Semplici chiavi di case….eppure ci hanno fatto penare! La decisione di finire l’anno a Carrara è stata presa in fretta, portarsi ...