giovedì 17 gennaio 2013

emigrazione,


Addio padre e madre addio

grazie a Paolo Pietrangeli
 credo che ameremo questa canzone come amammo Contessa

addio padre e madre


Che c’è una barca che salpa con me
Con cento anime la mia donna e un destino
Che in questa terra destino non c’è

Addio madre non piangere tanto
Addio padre ché io piango di più
Via via tuo figlio rimane il rimpianto

Salpa la barca e la tua gioventù
Ti porterò per mano sull’altare
Dipingeremo casa verde e blu
Con gli stessi colori di quel mare
Che ci trasporterà laggiù

M’hai portato alla soglia dell’altare
Da quel momento non t’ho visto più
Una parola solo per spezzare
Non era il sì che t’aspettavi tu

Clandestino e tu non ci sei più
Fermati giudice che sto per morire
Pensa a una moglie che è senza di me
Ma quell’infame dal cuore crudele
Con la sua legge morire mi fe’
Sian maledetti quei giovani studenti
Che hanno studiato e la guerra voluto
Hanno gettato l’Italia nel lutto
Per mille anni dolore sentirà
Clandestino e tu non sei più tu

*****
Pietrangeli l'ha messa in musica ne esce una stupenda ballata.
 Nata spontanea come sempre accade a questi nostri giovani dentro...

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