LAMPEDUSA E DINTORNI
L'informazione italiana ormai ci ha abituato a notizie, inchieste e dibattiti a "temi", che una volta dopo l'altra assumono l'identità di "filoni".
C'è da perdersi...per non dire da incazzarsi.
Gioca forza la nausea prende campo. Gli argomenti, di tutto rispetto, vengono trattati come uno Jò-Jò. Queste tragedie umane necessitano di azioni diplomatiche serie e risoluzioni concrete non di sterili "chiacchierate", su cui campano in molti.
Gioca forza la nausea prende campo. Gli argomenti, di tutto rispetto, vengono trattati come uno Jò-Jò. Queste tragedie umane necessitano di azioni diplomatiche serie e risoluzioni concrete non di sterili "chiacchierate", su cui campano in molti.
Cambiare canale non paga.
Poco fa LA7 non era da meno. Pian piano mi distraevo e mi veniva alla mente una recensione cinematografica. Oddio non proprio un film, si tratta di un cortometraggio presentato agli inizi di Dicembre a Torino in occasione del'annuale Festival Sottodiciotto. Il regista è un giovane torinese Armando Ceste, lo stesso che propose già il documentario "Porca miseria", un lavoro di ricerca certosina e coraggiosa sulle povertà.
Il suo nuovo lavoro si chiama "Movimento", dedicato a chi perde la vita in mare cercando una vita migliore. Un titolo che già da solo indica lo spostarsi. Non è un titilo a caso. Il corto si ispira al titolo e ai contenuti di una breve poesia di Aldo Palazzeschi;
MOVIMENTO
" Io vo...tu vai...si va...
Ma non chiedere dove ti direbbero una bugia: dove non si sa.
E' tanto bello quando uno va.
Io vo...tu vai...si va...
perchè soltanto andare in un mondo di ciechi è la felicità ".
Si stima che in dieci anni siano morte più di diecimila persone. Le storie raccontate da Ceste vengono evocate metaforicamente in solo quattro minuti, accompagnate da voci di sottofondo e i colori del mare. Il volto è quello di un giovane rifugiato senegalese, scampato all'inferno cupo del nostro mare Mediterraneo. Proposto nelle scuole senza fronzoli aggiuntivi sarebbe molto utile a capire. I giovani cercano linguaggi nuovi...non stento a credere che sappiano "leggere" meglio di noi, tanto vissuti e saputi.
Poco fa LA7 non era da meno. Pian piano mi distraevo e mi veniva alla mente una recensione cinematografica. Oddio non proprio un film, si tratta di un cortometraggio presentato agli inizi di Dicembre a Torino in occasione del'annuale Festival Sottodiciotto. Il regista è un giovane torinese Armando Ceste, lo stesso che propose già il documentario "Porca miseria", un lavoro di ricerca certosina e coraggiosa sulle povertà.
Il suo nuovo lavoro si chiama "Movimento", dedicato a chi perde la vita in mare cercando una vita migliore. Un titolo che già da solo indica lo spostarsi. Non è un titilo a caso. Il corto si ispira al titolo e ai contenuti di una breve poesia di Aldo Palazzeschi;
MOVIMENTO
" Io vo...tu vai...si va...
Ma non chiedere dove ti direbbero una bugia: dove non si sa.
E' tanto bello quando uno va.
Io vo...tu vai...si va...
perchè soltanto andare in un mondo di ciechi è la felicità ".
Si stima che in dieci anni siano morte più di diecimila persone. Le storie raccontate da Ceste vengono evocate metaforicamente in solo quattro minuti, accompagnate da voci di sottofondo e i colori del mare. Il volto è quello di un giovane rifugiato senegalese, scampato all'inferno cupo del nostro mare Mediterraneo. Proposto nelle scuole senza fronzoli aggiuntivi sarebbe molto utile a capire. I giovani cercano linguaggi nuovi...non stento a credere che sappiano "leggere" meglio di noi, tanto vissuti e saputi.
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