martedì 6 marzo 2012

riforme sociali...

VENERDÌ, 22 AGOSTO 2008
DEDICATA AL GIOVANE
CHE STAVA MORENDO DI FAME A
MASSA

RIFORME SOCIALI

Il re di Panchalla aveva un figliolo: un prodigio di ragazzo, pieno di buonsenso, tanto che il padre stesso qualche volta gli chiedeva un consiglio per i suoi affari di governo.
E un giorno il re, sapendo che tra il popolo serpeggiava il malcontento e si minacciava una rivolta disse al giovane:
- Che ne dici della situazione?
- Papà devi fare come le nuvole sagge.
- Come le nuvole?!
- Come le nuvole sagge ,dico.
- Che! Ci sono nuvole sagge e nuvole stolte?
- Ceramente.
- Vuoi spiegarti?
- Ecco: se le nuvole fanno cadere la pioggiasui campi inariditi dalla siccità, si può dire che sono sagge e il popolo le benedice;
se invece fanno piovere sull'oceano, si possono dire stolte, perchè fanno una cosa inutile e nessuno ne trae vantaggio.
- E con questo che cosa vuoi dire?- chiese il re che ancora non capiva
- Fa come le nuvole sagge. Sappi distinguere i ricchi dai poveri. I poveri sono come campi inariditi, i ricchi sono il mare. Le tue preoccupazioni siano di far piovere sul secco, sforzandoti di migliorare la condizione di chi sta peggio; e questo sarà saggio governo. Se invece farai piovere sul mare, favorendo i ricchi, non farai altro che aumentare il disordine.
- Ma allora si lamenteranno i ricchi e quelli sono potenti!
- Se l'oceano si lamenta di non avere acqua, sarà il caso di dargli retta? E se minaccia rovine con l'acqua ch eha, gli si darà acqua ancora?
- Bravo! Hai ragione. Cominciamo dunque a mettere in atto queste belle riforme. Portami il tuo salvadanaio.
- Oh! (fece il ragazzo con un gesto di stupore)
- Si, lo diamo a quel bambino laggiù. Egli non ha neppure un paio di scarpe che passa a piedi scalzi. Poveretto! mentre tu hai tutti i vestiti che vuoi.
- Questo poi no! (gridò il ragazzo)
- Si vede che le nuvole oggi sono stolte e invece di far piovere sul secco preferiscono inondare l'oceano!
Il re voleva dire:
" I bei pareri è anche facile darli, ma quando si tratta di metterli in atto, specialmente se c'è da rimetterci del proprio..è un'altra faccenda!"
*****
Concordo in pieno. Ritornando alla cronoca locale di oggi. Mi dico, mi chiedo...come si fa ad essere così distratti. Passare oltre mentre un fratello o una sorella soffrono e stanno entrando in uno stato precomatoso per FAME. In questi casi sono e mi comporto da FICCANASO. Pensare: a me non toccherà o a mio figlio/a neppure. Le certezze di questo tipo non le ha nessuno.

*****

L'ho tratto da un libricino del 1957:
"Storie di cento Paesi" a cura di Egidio Marcolini
Mi pare che contempli anche altri aspetti trattati sui blog in questi giorni di fine estate.

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