lunedì 5 marzo 2012

riflessioni

DOPO UNA PASSEGGIATA A PASSO
MOLTO SVELTO
TRA GOCCE DI PIOGGIA

Col fiatone?.... manco per sogno.  Solo qualche pensiero sparso.
 Chi sono oggi?
 Quella di ieri vecchia di qualche ora in più. Ormai trovo bellisimo "buttarmi" nell'oggi per questo fisso alcune cose nel blog. Aspetto che si accenda una "lampadina" che mi cada magari una tegola in testa, qualche gioia, qualche dolore e li metto qui.
 Per chi? Principalmente per me in alternativa condividerla allegramente o meno con altri. Un "diario" andrebbe scritto a fine giornata quale sunto del vissuto odierno oppure a giornata appena iniziata? Ma chi stabilisce l'ora in cui inizia la "giornata" o la sua fine. L'alba o il tramonto? Tutto mi pare relativo.
 L'ieri è il nostro bagaglio. Uno zainetto prezioso in cui ogni tanto frugo. Non rinnego nulla non serve farlo. Ogni decisione presa, anche sbagliando, forse in quel momento appariva la migliore.
 Ho ricevuto un'educazione "mista" è prevalsa in me quella migliore e ne sono contenta. Ho abbandonato tardivamente fardelli ingombranti di perbenismo materno  ritenendoli  non consoni e costruttivi, insomma, inadatti al mio spirito libero. Con questo non disconosco mia Mamma, donna laboriosa e onesta. 
 Il domani? Il domani in qualche modo esce dal contesto del diario non deve castrare la progettualità in cui viviamo l'oggi. Non sciupi il godimento che ne potrebbe derivare. Accetterò di gioire o di piangere... sia esso una sorpresa non una illusione psitica o un calcolo egoistico.
Il blog può rappresentare anche un modo per autoanalizzarsi? Forse si. Certo non lascerò che diventi una trappola.

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