SOSPETTARE E' SEMPRE PECCATO?
Mi pare poco probabile che una Ministra al primo incarico, seppur "avviata" politicamente da bravi giardinieri-cineasti, valutata nella sua prova di "avocatura" a chilometri di distanza dall'amata patria lombarda, possa decidere così su due piedi di riformare un Ministero tanto importante come quello della Pubblica Istruzione, mettendo in campo iniziative drastiche e pericolose.
Per questo il mio "sospetto" corre ad un "progetto" programmato e ben mirato ai danni del Dettato Costituzionale.
Pertanto parlo di scuola.
Il sipario si apre pian pianino. Prima il grembiulino, viene poi il ripristino del 7 in condotta, poi ci ripensa...perchè non il 5?
Lo spettacolo continua una ciliegina tendente all'acerbo: il maestro unico.
Beninteso non un maestro unico per ogni materia. No, il classico maestro o maestra deamiciniana o del ventennio...per chiamarla poi legge Gentile.
Stamani annuncio: si taglieranno 87.000 (ottantasettemila) maestri, perchè? Perchè la scuola è al collasso.
Poveri i giovani che si indirizzarono verso gli studi pedagogici o che vi sono tutt'ora impiegati.
Forse noi italiani ce ne eravamo già accorti che la scuola italiana primaria e secondaria era alla "fame".
Per non parlare delle università nel caos, in questi giorni persino invase e "attenzionate" da servizi d'ordine....e qui vorrei fare una domanda..che cavolo li fanno a fare i test d'ingresso. I docenti sono degli imbecilli? Le commissioni di maturità ed idoneità formate da dilettanti? L'ingresso sia libero, sarà una caduta fisiologica a ridimensionare il numero dei frequentanti, accade sempre così, non a caso siamo il Paese con più alto numero di abbandono scolastico sia nelle medie superiori di secondo grado che nelle università.
Ogni anno la scuola italiana ha meno fondi. Quelli a lei destinati per la gestione totale diminuiscono a fronte di fluttuazione di spese sempre più alte, l'inflazione monetaria avanza pertanto risulta poca "ciccia". Il primo responsabilie della diminuzione degli stanziamenti è il sempre più crescente incremento a favore delle scuole private. Un travaso enorme mica "brisoli". La scuola pubblica italiana necessita di attenzioni un pochino più importanti che non questa "rivoluzione da italietta".
L'aumento del disagio scolastico aumenta, la dislessia incomincia a sfiorare percentuali non indifferenti, vengono sempre meno i sostegni per alunni in difficoltà, non mi meraviglierei se ci riproponessero le sezioni differenziate. Le mense non rispondono a requisiti di qualità, pertanto anche qui non mi meraviglirei se il progetto del tempo pieno non tornasse a rappresentare una differenziazione tra ricchi e poveri rispolverando il vecchio CRES. Le aule in genere maltenute, i banchi una piaga, obbligano a posture scorrette, lontani dal rappresentare un sicuro sviluppo armonioso dello scheletro. Palestre e laboratori non adeguati, carenti a volte anche del minimo indispensabile.
Insomma non ci sono più pezze per le toppe.
Ci troviamo difronte ad un attacco massiccio contro il sistema Democratico, alle sue istituzioni.
Scuola, Sanità, Magistratura, Stato Sociale, Sindacato...
Una domanda a chi cascò nella rete di questi "governanti"...con l'esca ICI:
Con quanto risparmiato sarete in grado di sopperire a queste carenze?
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