ARENELLA
(un pò di Giglio)
Usciti dal Porto ci dirigiamo verso nord. Appena superato il Moletto, la costa è ricca di grandi cespugli di Artemisia arborea dalle foglie argentee e le fioriture gialle, pianta portata in Toscana dai mari orientali e giunta al Giglio forse portata dai corsari o qualche commerciante. Appena dopo troviamo la Cala del Lazzaretto, su due anse. Tutta la costa della Gabbionara e del Lazzaretto è costellata di graniti erosi dal mare, a volte sono levigati a volte li troviamo "scolpiti".
Sul promontorio del Lazzaretto circondata da una pineta marittima c'è la Torre fatta erigere a scopi difensivi da Ferdinando II Gran Duca di Toscana nel XVII secolo. Poi utilizzata insieme ad una struttura chiamata l'Ospedale a scopi di sosta per quarantena, luogo per ammalati contagiosi. Da qui il nome Lazzaretto. Questo territorio è cosparso di grandi tappeti di Fichi degli Ottentotti, pianta esotica e grassa attaccata alle rocce, la fioritura rigogliosa avviene a fine Aprile fin quasi tutto Giugno.
Superata la Cala del Lazzaretto, si entra nella Pittoresca Cala Cupa, dalle acque cristalline e i bellissimiriflessi cobalto sui graniti sommersi.
Subito dopo entriamo nella piccola e preziosa Cala dell'Arenella, dalla pittoresca spiaggia dorata incorniciata da bellissimi imponenti blocchi di granito perfettamente levigati dalle onde. Sul lato sud c'è la vecchia ed ormai abbandonata cava di granito.
Un luogo dove ritirarsi a riflettere in santa pace.
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