Sono passati venti anni, quelli della mia generazione e anche i più giovani lo ricorderanno. Mi preme parlarne perchè questo Giovane uomo rappresentò molto in termini di simpatia e stima. Con il delitto Pinelli l'incarcerazione di Valpreda in me scattò qualcosa. Ribelle lo ero per natura...ma ero troppo "educata", mi scrollai fin da allora quel pochissimo che di borghese c'era in casa. Non militai mai in gruppi di sinistra di allora comunque le personali "lotte" le consumavo con la parola con le opinioni. Svolgevo un lavoro che mi portava contattare e incontrare moltissime persone di ogni estrazione sociale, pertanto molti confronti molte idee anche vivaci. Ero libera e sempre così mi sono conservata. Mauro Rostagno rappresentava quello che piaceva a me. Io giovanissima mamma lui giovanissimo babbo un qualcosa che ci univa anche se per vie diverse.
Non conobbi personalmente Mauro Rostagno, conosco molti dei suoi amici Canavesani. Cuorgnè vivono alcuni di loro che già dal 1978 divennero anche amici miei e tutt'ora lo sono.
Rostagno uscito dalla militanza politica si sottopose ad un grosso lavoro su se stesso. Credeva che un mondo nuovo giusto potesse ancora venir raggiunto in ogni luogo della terra ed in ogni società.
Iniziò cercando di aiutare i giovani tossicodipendenti. La comunità Saman non era la classica comunità chiusa fatta di ferree regole. Rostagno faceva "lavorare dentro" i suoi ragazzi. Era un ottimo sociologo e buon psicologo. Personalmente credo in quel metodo, valido per noi tutti nei momenti di difficoltà.
In quel periodo si lottava globalmente per migliorare quelli che erano già diritti acquisiti. Oggi quelle condizioni non ci sono più il diritto acquisito non esiste ce lo hanno tolto, tutto è precario. I giovani, nella stragrande maggioranza, vivono apaticamente e di riflesso.
Scrivendo queste righe si rafforza una convinzione. La mia generazione, quella impegnata, non invecchia. Siamo giovani dentro. Fuori lasciamo agli altri giudicarlo.
Mauro Rostagno appartiene a quella schiera che mai invecchieranno anche fisicamente. Stanno li a ricordare che sono rimasti fisicamente giovani perchè qualcuno impedì loro di invecchiare.
Un consiglio: leggete la lettera di Adriano Sofri pubblicata alcuni mesi fa sul Foglio.
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