giovedì 17 gennaio 2013

libia


COSA SIGNIFICA VERAMENTE CHIEDERE SCUSA?

“ L’ITALIA SI SCUSA PER I MASSACRI, LE DISTRUZIONI E LA REPRESSIONE…. CON IL POPOLO LIBICO. MENO CLANDESTINI E PIU'GAS E PETROLIO LIBICO CHE SONO DI ECCELLENTE QUALITA’ “

Questo post lo avrei dovuto scrivere ieri, però l’articolo di Zucconi mi “lusingava”….un buon “aperitivo” a ciò che evidenzierò oggi  sulla prossima “andata” di Berlusconi in Libia portandosi a rimorchio le Frecce Tricolore.
Mi chiedo “sorgnona”  quanto saranno contenti i libici di goder nel veder prevalere nuovamente i colori italici sul mare, in terra e nel cielo della loro martoriata terra. Proveranno un brivido pensando ai gas che fuoriescono da quegli aerei,  forse oggi si tratta di scorie “ innoccue “ ma nel contesto storico il termine GAS suona sinistro…  Gas a base di iprite e fosgene “benedirono” molte località, accenno soltanto a Tazerbe.
A Tripoli l’armadio della vergogna è aperto da sempre, basta recarvi o studiare la documentazione ormai ampliamente pubblicata. Le coperture di USA e GB concesse a centinaia di criminali di guerra italiani, fu allora il frutto di compromessi vergognosi  che impedirono la sacrosanta richiesta di estradizione che quel paese avrebbe potuto avanzare…., Libia e non solo, tutti o Paesi che formavano il cosidetto “Impero Italiano” vale la pena di ricordare anche  i Paesi balcanici Yugoslavia compresa, Grecia, Russia.
Il numero di vittime nella Colonia libica furono moltissime. Comunque sia non sono i numeri che fanno la Storia malsì o bensì  gli atti compiuti.
Gheddafi , come spesso è accaduto nel secolo appena trascorso, da rivoluzionario“salvatore” del proprio popolo si è trasformato in dittatore, per cui mi suona blasfemo il ricordo-alibi sulla Bella Figura di Omar Al Muktar .
Non dimentico le macabre impiccagioni  con tanto di cartello appeso al collo delle vittime con la scritta “ Banditi e ribelli “ o l’esposizione di teste decapitate infilzate su lance. Icone tragica come quella di Chebbebè in Libia pari a quella di tanti Partigiani italiani, uno per tutti Ferruccio Nazionale.  Fascisti ideatori fantasiosi di ripetitivi atti che li condannano per l’eternità. Il revisionismo seppur pesante di questi ultimi anni  non riuscirà né ad oscurare la realtà e men che meno cancellarla.





 


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