lunedì 14 gennaio 2013

il savoiardo ballerino


balla pure per chi vuoi…..e con chi vuoi...ma sappi che... 
(immagine presa dal web)

Ancora una volta ho dovuto alzarmi da tavola e andare altrove…dove? Al pc anche se non ne avevo voglia. Chi proponeva uno spot di RAI1! ? Il Savoia Emanuele Filiberto. Sarà ancora oggi pomeriggio ospite di una trasmissione. La mia indignazione non è solo quella di una vecchia signora Mazziniana, ma di una semplice cittadina che conosce la storia di questo ” tristo” Paese. Giornalisti della tv pubblica, i giornalisti in genere, non hanno il diritto di rivolgersi a costui chiamandolo principe. Si ripassino le norme transitorie della Costituzione Italiana al punto XIV°, lo rispettino anche nei confronti di tutta quella pletore pseudonobile italiana che calca le scene televisive. I Savoia non hanno il diritto di fregiarsi di alcun titolo nobiliare, il loro casato è divenuto solo un cognome anagrafico, il 2 Giugno 1946 si fermava la scalata dinastica dapprima comitale, poi ducale poi sovrana. Passi che vada in tv a fare il ballerino con quell’aria da eterno bambino educato e di “buona” famiglia, passi che si faccia pagare ma che abbia trovato un partito politico italiano che lo candidi al parlamento europeo…bè questa non mi va giù…e non solo. Da oltre una settimana sta passando a tappeto il Canavese, di città in città e quel che peggio visitando case protette per anziani recando in mano mazzolini di fiori. Prematuro proporsi nella veste di chi mendica un voto, un “principe” non chiede ordina!.... Così prossimamente i suoi vassalli ricorderanno quella visita, la gentilezza ,la generosità, l’animo nobile di quel giovane rampollo “piemontese”.  Stimo, ma potrei sbagliare, che il compenso annuale di chi ricopre un seggio al Parlamento Europeo ammonti a Euro 250.000. Ancora soldi ai Savoia? Stante i”debiti” non solo patrimoniali che tale famiglia ha contratto con gli italiani, come minimo dovrebbero sequestragli il V° dello stipendio come avviene per ogni debitore riconosciuto.
Gli italiani hanno il dovere di rammentare che l’istituto monarchico è stato spazzato via dal popolo italiano e che l’irrevocabilità di questo fatto storico è ancora ribadita nella parole conclusive della Costituzione nell’ultimo articolo il 139°.
Solo un colpo di stato reazionario potrebbe condurre , nel nostro paese, al ristabilimento di una qualsiasi dinastia sia essa ex nobiliare o laica. Noi italiani dobbiamo fedeltà a questa nostra Repubblica ed opporsi in ogni modo al tradimento nei confronti della Democrazia.
Mi sovvengono le immagini e le parole di Roberto Benigni quando in una lunga diretta televisiva dedicata a Dante Alighieri evidenziava e promuoveva con passione e commozione i meriti antichi e moderni di tanti Grandi Italiani. L’Italia è quella lì.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

le chiavi!

Semplici chiavi di case….eppure ci hanno fatto penare! La decisione di finire l’anno a Carrara è stata presa in fretta, portarsi ...