oggi un libro
Bonbon Robespierre
Il Terrore dal volto umano
Sergio Luzzatto
Feltrinelli Editore
Avevo già annunciato, commentando in un post di Diane, l'acquisto di questo libro. Un libro presentato durante la trasmissione "Storie" a cura di Corrado Augias. L'Autore, lo storico Sergio Luzzatto lo seguo da alcuni anni, mi piacciono sia lo stile che la coerenza interpretativa degli avvenimenti. La Rivoluzione Francese, dopo l'Illuminismo rappresentano la "parte" formativa del mio Credo. Frequentavo le elementari, la maestra fece una domanda:
- Chi di voi ricorda come si chiamava il francese sanguinario di cui vi ho parlato alcune settimane fa?-
Scattai in piedi senza manco alzare la mano:
- ROBESPIERRE -
Stupore da parte dell'insegnante per l'impeto che la mia risposta suscitava...di cui io stessa ne rimasi sorpresa. Ricordavo bene quella introduzione storica esposta in classe. Quell'aggettivo "sanguinario" mi stava "stretto" non mi piaceva, la storia mi sembrava bella...Nessuno fino ad allora me ne aveva parlato, nemmeno il Babbo, mio Grande Maestro di leggende e storie passate....a volte però... Buon Sangue non mente.
Andando a casa, durante il pranzo, chiesi al Babbo se conosceva quella storia....come no! Da allora la Rivoluzione Francese entrò nelle mie conoscenze.
Tornando al libro alla precisa e puntuale introduzione televisiva di Augias alle risposte chiare ed esaustive di Luzzatto, ho appreso fatti sconosciuti. Del fratello di Robespierre, Augustin, conoscevo soltanto il tragico ghigliottinamento subito accanto a Maximilien.
Compero spesso in una libreria del centro storico, aperta da un paio di anni, mi ci trovo molto bene. Non acquisto nei supermercati tanto meno via email. Mi piace il confronto diretto con il libraio, vendere libri è un'arte non può ridursi soltanto ad un fatto commerciale. Bè alla libreria Colibrì non manca quel tocco che fa la differenza.
Bonbon Robespierre arriverà venerdì,
Augias dice che si legge bene e mi fido.
(se interessa qui c'è qualcosa di recensivo)
Per tutti noi, dire "Robespierre" equivale a dire Maximilien Robespierre, e significa Rivoluzione francese, giacobinismo, Terrore, ghigliottina. Robespierre è il personaggio più studiato dell'intera epoca rivoluzionaria, e non senza ragioni. La sua biografia contiene un po' tutto della Rivoluzione francese, le virtù e gli eccessi, le meraviglie e le miserie, i valori e i disvalori. Ma dire "Robespierre" vuoi anche dire il fratello minore della famiglia, Augustin. Per gli amici: Bonbon. Un personaggio di cui non si trova traccia nella maggior parte dei libri di storia della Rivoluzione, se non là dove si parla del 28 luglio 1794: il giorno del Termidoro in cui entrambi i fratelli Robespierre vennero condannati a morte. Eppure, Augustin ebbe lui stesso un ruolo significativo nella Rivoluzione. Fu a sua volta un uomo di legge, un militante giacobino in provincia, un deputato della Montagna. E fu a sua volta un terrorista. Ma lo fu in maniera diversa da Maximilien. Non fu un terrorista di scrivania, un burocrate della ghigliottina. Augustin fu un terrorista di terreno: dal profondo nord al profondo sud, percorse in lungo e in largo la Francia della Rivoluzione. E a forza di guardare in faccia il Terrore comprese che soltanto arrestando la metastasi della violenza si poteva preservare qualcosa delle conquiste rivoluzionarie, liberté, égalité, fraternité. Soltanto terminando la Rivoluzione si poteva salvarla.
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