martedì 6 marzo 2012

per un pacco di biscotti...

LUNEDÌ, 15 SETTEMBRE 2008
QUESTO RAGAZZO LO CHIAMAVANO
ABBA
19 anni

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Abitava a Milano era cittadino italiano così come i suoi fratelli e sorelle. Aveva frequentato le nostre scuole medie ed un corso professionale. Lavorava, amava la musica e lo sport. Non era nè un ladro nè un criminale. La sua Fede religiosa era quella del suo Paese di origine il Burchina Fasa. Ieri mattina è stato ammazzato a bastonate da due gestori di un bar milanese. Abba stava con i suoi amici qualcuno all'interno del bar rubava una scatola di biscotti, una bravatata minima. Chi incolpare e punire? Un "negro"! Siamo alle solite...si incolpa e si punisce il "diverso", per poi venire a scoprire che gli assasini appartengono a quella schiera di pregiudicati a cui si rilasciano licenze ed autorizzazioni commerciali anche per la gestione di esercizi pubblici. Una vergogna milanese e italiana
La famiglia di Abba.
Reazioni dolorosamente composte. Un chiedersi perchè quel figlio, cittadino italiano, educato nel rispetto delle nostre leggi, portatore di diritti come noi tutti sia stato ammazzato come una bestia e abbandonato per strada.
" Ho educato i miei figli ad non aver paura, gli dico siete Italiani non temete nessuno."
Quest'uomo, un umile operaio giunto da un paese lontano in cui si muore di fame agli angoli della via, ha compreso meglio della maggioranza di noi italiani che cosa significhi appartenere ad una Nazione allo Stato alla Costituzione Italiana. 
ABBA, un'altra Creatura
un "diverso", un numero cronologico
di vittime del razzismo italico-fascista

DOMENICA, 14 SETT

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