LUNEDÌ, 02 GIUGNO 2008
Ancora Fedro
Il costo della vanità
Per certune, i falsi complimenti sono la loro gioia. Poi si pentono, ma quando è tardi e la figura è fatta.
Il corvo si piazzò su un alto albero con l'intenzione di mangiarsi il cacio rubato ad un davanzale. L'adocchiò la volpe,e quindi incominciò a parlare:
" O che luce hanno le tue piume, corvo! " e che figura e che bel volto. Avessi voce saresti il primo degli uccelli ".
Lui volle che sentisse anche la voce, aprì la grande bocca, lanciò il cacio, e fu svelta la volpe traditrice ad afferarlo con i denti avari. E finalmente si immalanconì quella beffata stupefazione.
Ciò mostra quanto può la fantasia.
Ma di più sempre la forte saggezza.
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