domenica 4 marzo 2012

divertimenti stupidi

DOMENICA, 11 MAGGIO 2008
ANONIMATO

riflessioni

Ieri ha tenuto "banco" sui blogs cittadini un'odiosa polemica sull'anonimato.
Considero questo fenomeno diffuso, una pratica esercitata a vari livelli, non ne sono esenti manco le Istituzioni; non a caso i cosidetti "corvi" ebbero ed hanno un notevoile risalto sui media.
Personalmente, negli anni e per lavoro, ho aperto decine e decine di buste contenenti missive anonime (tanto da riconoscerle nell'immediato, ancor prima di aprirle). Pertanto il fenomeno è vecchio e ben radicato così come il "puttanesimo".
Pura ingenuità pensare che fossero esenti dal fenomeno i blogs.
Puntualizzo.
Non tutti, anzi, i commenti anonimi presentano il fine massimo o recondito di "centrare" negativamente una persona o più persone, piuttosto che l'oggetto del post.
I post rappresentano la nostra particolare visione di fatti, avvenimenti, sentimenti passioni di ogni tipo, da quelle amorose, hobbistiche, sportive o politiche. Insomma la nostra visione della vita. Altre volte è uso utilizzare articoli già pubblicati e o provenienti da terzi.
Chi frequenta Internet entra incuriosito da ciò che i tags evidenziano, oppure più semplicemente per le frequentazioni abituali. Passa legge, condivide o no, si diverte...a volte non resiste e dice la sua in forma anonima.
Ne ha il diritto?. Credo di si.
Per principio non si possono reprimere o incanalare le opinioni.
Purtroppo l'abuso ci pone di fronte a delle scelte, come nel mio caso. Da subito scelsi la formula di non consentire agli anonimi l'accesso ai commenti. Ciò mi dispiace...non poco.
L'anonimato presenta un reato?
Credo di si. Se "Esercitato" in modo volontario prefiggendosi l'obiettivo di offendere a priori.
Ho peccato anch'io alcune volte a causa di distrazione o fretta. Non mi accorgevo di non esser logata, oppure a fine "corso" leggevo e per mia superficialità...commentavo, comunque riparavo velocemente sostenendone la "maternità". A volte ho anche fatto scherzi consenzienti tra i cosidetti "amici", ciò per una manata di volte.
Credo con fermezza a quanti affermano di non aver mai "peccato". Persone così esistono e meno male.
Chiediamoci.
Che differenza fa se uno non scrive in anonimo ma incarica a vario titolo altri in vece sua? Magari mettendo in campo ludicità, ricatucci, seduzione, sublimazioni e compagnia bella?
Costoro si comportano nel peggior modo possibile.
I mandanti appartengono a quella che si definisce un' umanità disumana.
I secondi in qualche modo vittime chiuse in gabbie psicologiche si prestano a soddisfare gli altrui istinti di basso livello.
In tali commenti si riscontrano persino simulazioni di pensiero e di stile per indurre a credere che a scrivere sia una persona ben definita.
Diabolico!
E' accaduto e accadrà. Se ne stiano ben lontani da me, per i  "logati" nessuno si arroghi il diritto di incolparmi di anonimato idiota come è accaduto ieri sera. Non mi troveranno più disposta a passarci sopra, ho i mezzi e l'intelligenza per raggiungerli logati o meno. Non se la vedranno con me ma con le autorità giudiziarie preposte.
I blogs debbono assolvere ad una funzione un pochino di livello "superiore".
Tutti noi abbiamo da imparare qualcosa l'un l'altro.
Saluti a tutti.

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