lunedì 5 marzo 2012

bambini vittime...

GIOVEDÌ, 22 MAGGIO 2008
COGNE
SPERIAMO NON SE NE PARLI PIU'

La Giustizia faccia il suo corso, senza dimenticare l'umanità dovuta a chi sbaglia.
Si pachino gli animi fanatici di innocentisti e colpevolisti. Il silenzio scenda sui tanti protagonisti.
Samuele è già da tanti anni nel silenzio di chi non ha più la vita. Il silenzio della vittima dimenticata. Avrei preferito ignorare il suo nome e poterlo incontrare sui comuni sentieri aostani.
La sua mamma non l'ho mai sentita innocente ed estranea al fatto.. Una donna anche lei in qualche modo vittima.
Vittima di una educazione, severa, castrante, fondata sull'ortodossia religiosa.
I bambini sono spesso vittime di paura. Fiducia tradita tramite l'imposizione di compiti e doveri troppo al disopra di loro. Principi e incombense gravose che richiamano  comportamenti di adulti.
A mio avviso questo tipo di educazione compromette  l'amore fra genitori e figli. Rispetto di facciata. Il bimbo si chiude sempre di più in se stesso  non imparando a cavarsela da solo non sviluppa l'autostima. Appare un bimbo tranquillo...insomma uno che non "rompe". Prima o poi l'angoscia e la rabbia scoppieranno.
I fortunati si ribelleranno e la spunteranno. Altri si autolederanno. Altri ancora violeranno i più deboli i più indifesi.
Mi chiedo:
Lo sguardo severo del genitore deve significare:
-Guarda che stai sbagliando. Io non approvo, non ti seguo!-
oppure
-Temimi!!!-
Alla fine di questo soggettivo parere esprimo una mia condanna:
C'era bisogno di calunniare i vicini di casa, i conoscenti e financo amici al fine di porre se stessa al riparo?
Sviare  su altre le proprie responsabilità, questo modo indegno di fare, rappresenta forse un pernicioso retaggio di una educazione castrante?


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