CARRARA 1903

QUESTI SONO I MIEI NONNI PATERNI
CON IL LORO PRIMOGENITO
Comincio da qui. La Nonna Ida con il Nonno Germano e il mio amato Zio Leo.
Questa elegante Signora era alta, il marito un pochino meno. Dalla foto non si direbbe: Vero? Alchimie...Alta e magra. Qui appare rotondetta. Siamo nella primavera del 1903 lo Zio aveva poco più di un anno, il mio Babbo sarebbe nato il 2 Ottobre seguente.
Una bella coppia due persone innamorate fino all'ultimo.La morte del Nonno avvenuta nell'aprile del 1962 mise fine a quella storia bellissima.Amarsi significa sempre trovarsi daccordo in tutto? Va là. Il cane e il gatto contornati da tre "cuccioli" misti come loro. Un cucciolo morì a 57 anni l'altro a 59. Duri colpi...loro comunque si ritrovavano sempre. Rimase un solo figlio lo zio Mario, non meno Amato,con noi 3 nipoti, tutti figli unici. Le nuore invidiavano questi suoceri sempre presenti l'uno per l'altra in ogni situazione. Spesso quando si trovavano tutte e tre insieme e con altri se ne stavano:
- Mirat la Ida e Zerman. Che sant'om 'l nostr soz'r. A i fus un fiol o un npot chi s'arsumjass a lù. I jen tuti e sè tali e quali ala loro nona!
Infatti le somigliamo molto. Conserviamo in noi la schiettezza, l'esuberanza sue. Il nonno era severo e pacato ma deciso, si arrendeva solo davanti alla nonna. E lei Volpona...lo sapeva. Il Nonno pubblicamente affermava che sua moglie continuava ad essere la donna più bella del mondo e che mai nessun altra gli era mai interessato. Ogni tanto usciva la storia di una ballerina.(durante uno spettacolo agli Animosi pare che mio Nonno abbia fatto i complimenti artistici ad una ballerina classica) La Nonna accusava il Nonno di averla tradita,lui si incazzava a mostro perchè diceva che non era vero. I figli intervenivano sempre a favore del padre, a supporto della fiducia cieca nei confronti del loro Babbo. D'altra parte sostenevano di avere la Mamma più bella e elegante di Carrara. Insomma i soliti casini casa nostra.
Una coppia anticonformista.Anticonformista eccome. Credo di essere stata una delle rare ragazze che portavano i calzoncini corti, il due pezzi...chi mi sosteneva e invogliva? Lei la mia Cara Nonna.
Si alzava alle sei del mattino per fare toilette e presentarsi sempre in forma. Mai che mancasse cipria e profumo che accettava solo dal suo Zerman! Non si sposarono in Chiesa mio Nonno era Anarchico. Non fasciarono mai i loro figli da neonati, solo pezzolani morbidi che li lasciava liberi nei movimenti. Libertà sempre comunque e ovunque per tutti. Scelte non da poco per quei tempi.
La Ida era sempre stata viziata. La Principessa di Sorgnano. L'adoravano tutti. La sua Mamma, la mia bisnonna Maria Dazzi, dicono fosse ancora più bella di lei; di famiglia paesana e contadina ma ricca. Sfortunata perchè perdette il fidanzato. Era verso la quarantina, quando, un giovanotto commerciante di cavalli proveniente da Reggio Emilia, il mio Bisnonno Giuseppe Campani detto poi "Campana", si innamorò di Lei e ne fu ricambiato. Si sposarono.Perdettero due neonati. Poi nacque la Ida il 26 Dicembre 1881.
Sono stata tirata su alla luce delle loro storie. Il mio Babbo mi ha trasmesso ogni cosa. Come il Nonno "Campana" avesse un grande affetto per quei due nipotini che abitavano a Carrara.Li teneva il più possibile con sè alla Vigna. La casa che aveva fatto costruire su di una collina tra Sorgnano e Montia, proprio per la sua Ida quando si era sposata e dove Lei passava il tempo a piacimento aspettando il marito che tornasse la sera dallo studio di marmi. Nonno Campana li andava a prendere con il mulo o la cavalla, insegnava loro ogni aspetto e segreto dei boschi. La cavallina che regalò al mio babbo si chiamava Stellina, conservo ancora la campanella in bronzo che il Babbo le aveva legato al collo. Questa cultura orale ce la portiamo dentro io e mio cugino Aldo. Carlo non ha avuto questa fortuna. Mio zio Mario nacque nel 1914. Il nonno Campana non c'era più. La nonna Maria lo seguì nel dopoguerra
Cosa rimane oggi. Il nostro patrimonio di ricordi, il nostro DNA, una collina ormai invasa da pineta e spinarazzoli di cui è titolare è mio cugino. Che ne sarà di quel luogo meraviglioso dove a Natale ancora crescevano i zucchini, dove era possibile coltivare un'uva Unica nel genere? Il profumo dei fiori spandeva fragranze che si percepivano a molta distanza e la loro macchia colorata era evidentissima anche a occhio nudo da Moneta. A chiunque avrà la fortuna in futuro di rivivere in quel luogo giunga qualcosa di queste mie Anime Belle.
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Nota: Dimenticavo tra loro parlavano un dialetto molto stretto antico e desueto. Molto emilianizzante nei termini. Con gli altri quello corrente.
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