domenica 18 marzo 2012

a volte tornano

A VOLTE TORNANO....
Ho appena finito di leggere un bell'articolo di Pietro Citati pubblicato oggi su La Repubblica: CHE LINGUA PARLANO I NOSTRI POLITICI.
Per una volta non affronterò l'articolo in toto.

un passaggio...mi fa tornare indietro...di molto

-Non ho mai conosciuto una condizione più commovente di quella a cui ho assistito nel Febbraio del 1987, a Mosca e a Pietroburgo, tra i giovani professori e studenti universitari russi e redattori di case editrici. Erano i primi anni del governo Gorbaciov, quando si tentava diinvano di riformare l'Unione Sovietica.
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Attentissime e sorridenti, con occhi che brillavano e scintillavano, le studentesse di Mosca volevano sapere come vivevano le ragazze di Roma e di Parigi. Come vestivano? E le scarpe? E i cappellini? Portavano i blue jeans?-

ORA LA MIA STORIA PRIMO ATTO

Bella storia.... era il 1960 il professore di lettere ci dette un compito in classe, il tema ruotava intorno alla società di allora, in particolare il ruolo di noi giovani come trascorrevano il tempo libero.
Lo svolsi come sempre, puntuale, corretto (anche nelle doppie) insomma nessun errore ortografico o di sintassi. Non andai fuori tema, articolai ben bene.

Passa la canonica settimana....forse oggi le cose sono cambiate, ma allora quando un insegnante entrava portando sotto le ascelle o più comunemente reggendo in mano il malloppo dei compiti...un attacco di orticaria giungeva puntuale.

Non scriverò, anche se sono tentata a mostro di farlo, le generalità di quel signore, non so manco se è ancora in vita.
Comodamente seduto scandiva di volta in volta il cognome e il voto attribuito, con la sua voce e i suo fare antipatici (anche qui mi fermo):

" Gemignani:  4 (quattro) "(sorrisino di merda)

Un nugolo di teste si volsero al mio indirizzo accompagnate da qualche mormorio.

" Scusi?... credevo di averlo fatto bene "

Mi alzo vado a ritirarlo...scorro velocemente nessun errore. Leggo le conclusioni finali:

" Quei giovani studiano seriamente non perdono tempo come te in queste sciocchezze! Ti meriti un bel 4 "

Cosa avrò mai scritto di così scandaloso...
Ricordo come fosse ora, almeno il senso.

ECCO COSA AVEVO SCRITTO

" Viviamo un momento di libertà e progresso, abbiamo a nostra disposizione mezzi di divertimento nuovi negati ai nostri genitori. Tutto il mondo giovanile sia in Italia che all'estero ne gode. In Russia vengono contrabbandati jeans e anche a quei giovani giunge sottobanco la nostra musica i nostri balli, il jazz il rock and roll "

Capito di che cosa ero colpevole e perchè leggere l'articolo di Citati mi ha scaraventato indietro di tanti anni?

Come andò a finire.....da buona ribelle esclamai:

" Professore nel nostro paese, questo suo atto, si chiama reato di opinione. "

Secondo voi mi buttò fuori dalla porta? Non ne ebbe il tempo. Ci andai da sola.
 



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