lunedì 21 gennaio 2013

le chiavi!



Semplici chiavi di case….eppure ci hanno fatto penare! La decisione di finire l’anno a Carrara è stata presa in fretta, portarsi dietro il meno possibile (impresa per me non facile), meglio recarsi in agenzia viaggi e prenotare il treno per la mattina del 30 Dicembre. Manco a farlo a posta non c’erano più posti disponibili, è l’unico treno che ferma alla Stazione di Avenza, l’altro la sera parte da Torino Lingotto alle 19,14, gioco forza tocca prendere quello,  prenotiamo 2 posti in “prima classe”…. Le virgolette rafforzano che nessuna differenza distingue, per pulizia e servizi, le carrozze. Partiamo già con una ventina di minuti di ritardo. Che gioia! Ad Asti…. Vengo “fulminata” da un pensiero reale e concreto:
Mi sono scordata di prendere le chiavi di casa! E mò?
(Il solito marito rimbrotta con un)
Brava!.... comunque la Maura ne ha una copia.
Peccato che la mia vicina di casa usi passare, in settimana, alcuni giorni a Bergiola Foscalinina , località collinare ad alcuni kilometri da Carrara e per giunta la sua casa collocata fuori dal paese nella località più alta ed impervia! Peraltro a Carrara stava piovendo a dirotto, previsione di giungervi non prima delle 23! Evviva…telefono, meno male che Maura era in casa, però sarebbe andata a dormire dalla figlia! Come fare? Telefono ai Polizia Municipale per chiedere loro la disponibilità a lasciar loro il mazzo e fino a che ora! Disposti a tenere le chiavi fino a mezzanotte, comunque una escamotage per farmele trovare la si sarebbe trovata.
Grazie siete dei tesori!
(credo che pochi diano dei tesori ai Vigili). Comunque l’escamotage, il più banale e plebeo lo ha individuato Maura…. Tutto bene! Avviso i miei cugini di non muoversi da Marina se non dopo una mia telefonata appena scesi dal treno. Si scende alle ore 23,30. Niente bus di taxi manco il “puzzo” ….tutto deserto e piove a catinelle…. Saranno Francesco e Giovanna che ci condurranno in Città.
Era dal 1974 che non festeggiavo una Fine d’Anno in quella casa. Ero emozionata. L’avremmo trascorsa con i cugini. La mia preoccupazione più grande non era la preparazione del cenone…. Piuttosto mi chiedevo se l’uso di buttare dalla finestra qualcosa di vecchio, in genere piatti rotti, fosse ancora in “uso”. Sta roba mi ha sempre “presa”, da piccola raccoglievo tutto ciò che di coccio si guastava durante l’anno e lo serbavo, “malattia” trasmessa ai miei figli. Pensa e ripensa (ovviamente a voce alta) sposo il suggerimento di mio marito:
Non fare cretinate, se proprio vuoi lanciare qualcosa lancia del riso, così anche i piccioni degli animosi festeggeranno.
Viene la sera, tralascio quanto cibo fosse esposto….. la solita esagerazione! Avevo preparato anche i peperoni grigliati in bagna caoda, ottimi….. peccato che son riuscit a far cadere la teglia! Mancava anche la macchina fotografica!!!!! Il vino è dei migliori, Brunello di Montalcino e ottimo Sangiovese.
La Mezzanotte si avvicinava e i botti copiosissimi non mancavano, affacciarsi alla finestra era uno spettacolo di fontane e girandole in tutta Piazza Alberica e in quella degli Animosi persin nel primo tratto di via Lunense che conduce al mio portone. Il sacchetto del riso è pronto….insieme ci avevamo messo maccheroni, ditalini e conchigliette un “mischione” allegro. Finestra aperta , VIA! Francesco pronto a sparare il tappo dello spumante fuori! Il brindisi accompagnava un ottimo Tronchetto Dolce dal modico peso di un kilogrammo e duecento grammi. Bellissimo, buono e ben decorato da figurine di zucchero, erano anni che non ne vedevo e mangiavo di simili.
 Brindisi, baci abbracci dedicati ai nostri Figli e Nipoti.
I giorni a venire….idem, cene e pranzi. 
Sottolineo il pranzo del 2 a casa di Carissimi Amici, momenti sereni e molto belli.
Giunge, ieri, il momento di partire, solito treno delle 7,24, sporco e privo di carrozza numero 3, guarda caso quella che dovevamo occupare noi con posti prenotati…. Durante il viaggio è scoppiata una semi “rissa” tra me e un dipendente delle ferrovie. Non sopporto gli spocchioni maleducati, privi di quel minimo di deontologia professionale che fa la differenza…. Ovviamente la “guerra” l’ho vinta io, so come mettere in campo “armi”legittime. Verso Genova mio marito mi fa una domanda:
Le chiavi di Cuorgnè le hai te?
IO NO! Le prendi sempre te!
Infatti le avevo messe vicino al cappello e agli occhiali sulla libreria….si vede che mi sono scordato di prenderle.
(chissà perché allora le avrei dovuto avere io!)
Telefonino, chiama la mia vicina di casa, Carmen, la quale mi tranquillizza, 
sarebbe restata in casa tutto il giorno.
MENO MALE CHE ESISTONO LE VICINE DI CASA A CUI AFFIDARE IL DOPPIO DELLE CHIAVI.
Gennaio un anno “doppio” dedicato a Giano simbolo del mito solare, i cui due volti divini erano diversi…uno con la barba l’altro senza… Chissà se i buoni propositi subiranno un “doppio”, quest’anno poi Gennaio regala ai patiti di film strani Avatar!. . Che Giano abbia il soppravvento? Comunque si dice che sia il padre di noi italici. Giosuè Carducci gli dedicò un’ode:
 
“ Di Giano Eterno, e quanto amor lo vinse – di Camesena – Egli dal cielo, autoctona virago – Ella: fu letto l’Appenin fumante – velaro di lembi il grande amplesso, e nacque – l’Itala gente”

a mano....





Questo Post è frutto di un flash. 

Fino a pochi anni fa, le e-mail, non esistevano, era la calligrafia a siglare le "Amicizie". Le lettere scritte a macchina venivano considerate poco educate, la sola firma autografa non bastava a renderle eleganti. Bè, a questa cosa ci credo anch'io la calligrafia, anche la più lineare, precisa e ben compattata, fotografa lo stato d'animo dell'immediato, non è menzoniera. Amo scrivere a mano, l'ho fatto sempre anche quando dovevo scrivere ufficialmente un documento. Mai amato la macchina da scrivere....resto una fedele amanuense.
Bene ora di me conoscete anche questo aspetto. Mi sono presentata nei miei blogs e nei Vostri con naturalezza, non ho mai adulato perché credo che la sincerità ed il rispetto siano l'altra faccia della firma autografa. Questo post è l'ultimo di questo 2009. Un anno, personalmente, difficile. Si sta esaurendo trovandomi amareggiata e perplessa. Con l'altro blog mi ero lasciata alle spalle, lo credevo, un'esperienza sofferta. lacasainfondoalbosco mi ha dato nuovo vigore grazie sopratutto a Voi. 



cassanelle


UN CAPOLAVORO
ANZI DUE
le Cassanelle del Duomo di Carrara

Non ho potuto fotografare meglio, altre angolazioni, causa luminosità prodotta da candele elettriche, avrebbero sciupato l'immagine. Cercherò di far meglio perchè questo gruppo marmoreo campeggerà sulla parete, ai piedi, del mio letto. La farò stampare su tela così come un altro trittico è posato sopra le poltrone del soggiorno.

Chi rappresentano le Cassanelle, l'origine del nome dato loro e il presunto Autore.

E' la storia di un Dialogo Antico, l'Angelo Annunziatore si presenta ad una giovanissima Ragazza Ebrea annunciandole una prossima sua gravidanza Divina, porgendole un papiro con le parole " Ave Gratia Plena " (parzialmente consumate).

 Opere stupende dell'Annunciazione se ne trovano ovunque, autori vari, materiali diversi.....

Personalmente ritengo che nessuna Le superi in bellezza, stile e messaggio.
 
Le Cassanelle Parlano.
Il nome pare abbia avuto origine dal paese di Gassano luogo di origine dello scultore Bartolomero Vasi, autore di una stupenda Acquasantiera sulla cui base troneggia la nostra Ruota Simbolo della Città.

Il Duomo romanico gotico dedicato a Sant'Andrea fu edificato sopra ad una antica Pieve già dedicata al Santo. I lavori iniziarono alla fine del primo millennio. Le opere durarono circa 4 secoli.

Le Cassanelle, realizzate in marmo statuario sono un capolavoro di scultura gotica certamente di scuola pisana. C'è chi si spinge ad attribuirle a Giovanni Pisano.

posto, a confronto, alcune opere di Giovanni Pisano

Madonna degli Scrovegni con Bambino- Padova -


Madonna con Bambino - Berlino -


Madonna con Bambino in avorio
Duomo di Pisa

Madonna con Bambino duomo di Prato
Sibilla Duomo di Siena

Sibilla Cumana Duomo di Pisa
indicata come annunciazione


ROSONE DEL DUOMO DI CARRARA
Che dire similitudini ce ne sono, personalmente vi riscontro una netta somiglianza nella postura, mi lasciano perplessa i tratti del volto, molto duri ed angolosi nella Madonna degli Scrovegni, negli altri qualche cosina ce la trovo. Importanti i Manti.

Chiunque sia...ci ha lasciato veramente due capolavori.

Giovanni Pisano visse dal 1248 al 1315.

Non c'è pezza che tenga...manco Michelangelo avrebbe saputo fare di più.




la voce .....

anche volendo prendersi una pausa....
tanto dice e tanto fa...che ti ci tira per i capelli!


(scusami se ti uso)


Berlusconi invade la Rai
a reti unificate


Il premier a reti unificate. Messaggi audio alla Nazione. Il presidente del Consiglio indica la linea ai tg. Così anche l'incidente a San Pietro è frutto della campagna di odio mentre ad Arcore, come in Vaticano, prosegue il "pellegrinaggio" dei fedeli.
 

trilli,

ECCOMI MI CHIAMO TRILLI

Questa bella Micetta è da ieri entrata nella vita di tutti noi.
E' il dono più gradito, è stata regalata alle mie Nipotine Marta ed Elena.
 Perciò sono divenuta Bisnonna. 
E' la Micetta scelta per me un mese fa, poi ci ripensai....sarebbe divenuta una di casa in modo diverso.
 E' nata il 20 Ottobre scorso, vispa, simpatica e socievole.
 E' un Amore. 

buon natale

BUON NATALE


Vi lascio questo angolo di casa e una paginetta di un vecchio libro scolastico con cui detti vita a questo blog.
Per qualche giorno non posterò. Nei brevi collegamenti leggerò i vostri pensieri.
Un Augurio sincero. La Perfezione non esiste la Felicità è una ballerina. La serenità ce la dobbiamo guadagnare giorno per giorno, non è facile sorridere nelle avversità...ma con un pizzico di impegno si può trovare un angolino gioioso.
Un Forte Abbraccio a Tutti....oh...non dimenticate 
A CHRISTMAS KISS!


frank

In Ricordo dell'Amico Frank

natale neve amicizia
 

 per capire chi era Frank e perchè mi mandò questo stupendo biglietto natalizio tocca partire da qui..
 
 
In una frazione del comune di Castellamonte, Spineto, vi era un piccolo campo di concentramento riservato a militari inglesi. Molti di loro si dettero alla fuga e furono nascosti dai cittadini. La cosa non passò inosservata ed i partigiani canavesani si prodigarono per il loro trasferimento in Francia. Un tragitto lungo e non facile, salire tutta la Valle Sacra, attraversare la Valle dell’Orco fino a Ceresole Reale per  poi dirigersi verso il Colle della Galisia, una lunga discesa attraverso le insidiosissime Gorges du Malpasset. Fascisti e nazisti brulicavano, ma i nostri era scaltri montanari e non si fecero sorprendere. Era autunno inoltrato, nevoso e molto freddo. L’operazione di trasferimento ebbe comunque luogo. Giunti a Ceresole Reale il comandante Partigiano malgrado il tempo fosse non dei migliori decise per l’attraversata poiché era giunta notizia che fascisti e nazisti erano in stato di allerta. L’8 Novembre 1944 una cinquantina di uomini, solo 4 erano italiani si mosse in colonna. Giunti alle Gorges du Malpasset calò un fitta nebbia la colonna si disperse e quarantun persone furono inghiottite dalla neve e dalle slavine, precipitando in un profondo crepaccio. Una tomba di ghiaccio. La guerra finì pochi mesi dopo. Inglesi e partigiani non dimenticarono quei sfortunati soldati. Nell’immediatezza della fine del conflitto collaborarono insieme per trovare una soluzione atta al recupero delle salme. Toccava aspettare che iniziasse il disgelo. Nel giugno 1945 una squadra di militari inglesi tornò in Canavese con questo scopo. Tra questi c’era Frank. Quel triste compito venne portato a termine, militari e partigiani insieme senza esitazione alcuna vissero giornate coinvolgenti e solidali. Frank divenne amico di alcuni di loro, per qualche anno si scrissero poi come spesso accade tutto tramontò. A metà del 1999 giunse una lettera in Comune. Un Italiano Silvio Rossi professore in lingue e residente in Inghilterra si occupava anche di pubbliche relazioni e servizi di traduzioni. A lui si rivolse Frank ormai anziano avrebbe avuto piacere di aver notizie di quattro amici Partigiani canavesani compagni di quel triste evento. Dette i nomi come li ricordava. Noascone, Guglielmetti, Plemone,Tasso. La ricerca ed i contatti li tenni io, a Frank fu detto che tasso e Guglielmetti non c’erano più ma gli altri commossi e stupiti lo ricordavano come allora. Rossi svolse il suo lavoro, riferì ogni fatto compreso l’interesse a tenere rapporti con la figlia del Guglielmetti anch’essa interprete presso una ditta cuorgnatese. Da subito si seppe che lui data l’età non avrebbe potuto venire in Italia così come Elio e Armando non sarebbero andati in Inghilterra. A Natale ricevetti questi auguri graditissimi. Ci si scrisse qualche volta, mi spedì anche un documento importante relativo all’incarico personale che gli fu affidato in quel lontano 1945. Poi il silenzio. Un silenzio che riconobbi subito…..Lasciai passare un anno poi scrissi a Rossi, neppure lui ne seppe nulla. Anche la Guglielmetti se ne era andata ad un’età non certo pensionabile.
 Non mi restava che chiedere al comune di residenza.

Si anche Frank era morto.
 Seasons Greeting
To Carla from Frank Rodwell, England. With every good wish
Christmas 1999

Auguri a Te Frank riposa in Pace.
 

 
 

Questa foto ritrae i cinque Amici, Frank è quello al centro


A sinistra l'indimenticato Mio Amico Elio Noascone


a destra vicino a Frank l'Amico vivente Armando Plemone

tormentone


eccolo il tormentone preferito da mio marito in questi giorni




...avrà le sue buone ragioni?

la neva

Grazie Cecilia



la mia città il Centro Storico di Carrara innevato
Ripreso da casa della mia Zia e di mio Cugino.
Chi l'ha scattata
sapeva che avrebbe inquadrato "qualcosa" lassù in alto a destra

GRAZIE

casa a natale



Per ragioni diverse dai miei programmi decisi di non recarmi a Carrara in occasione di Sant'Andrea come stabilito. Lo feci pochi giorni fa incontrando giornate belle e una Città rinata, non solo per gli arredi natalizi di gusto, per l'illuminazione superba delle piazze principali, o a causa di iniziative (una volta ogni tanto riuscite), piuttosto per la fiumana di gente che affollava le vie le piazze. Da quando finalmente  ma con ritardo di anni si è provveduto a chiudere il Centro Storico si rivede gente in giro, bambini che giocano liberi e in condizione di sicurezza. Ai miei concittadini, in genere, non va mai bene niente.....gli dai una mano si prenderebbero tutto il braccio.... Tutto bello,molto bello e gradevole...però quella atmosfera non è più la mia, la mia Casa Cararina rappresenta i Natali Passati. Non ci ha abitato uno sgradevole Marley di memoria dickensiana. Ci ho vissuto io fin da piccola e oltre. Quello Spirito resterà in me parimenti alle cosine acquistate con Amore dal mio Babbo, cosine tanto belle con cui dal 1977 arredo il mio Natale Presente. Il Natale Futuro non mi interessa....giungerà come vorrà e dove vorrà.


Le due foto appartengono al soggiorno di Carrara, sono recentissime. Ho arredato con poche cosette. Amo moltissimo la piccola Nicchia (forse un buco dove anticamente posavano un lumotto) l'ho dedicata a Francesco d'Assisi, posandovi una statuetta in creta che era in casa. Francesco, alla sua idea ricca di Religiosità di perpetuare la nascita di Gesù allestendo il Presepio....gli ho accostato un Bambinello antico in cartapesta....aggiungerò un Lupo, resterà così tutto l'anno. Il Presepio di Natività l'ho collocato in una delle tre nicchie ricavate dall'antico camino ormai privo di canna fumaria funzionante.


fine lavoro....


Questi due belli oggetti sono il dono che i miei colleghi mi fecero in occasione del mio pensionamento. Me lo consegnarono durante la Festa che organizzai facendola combaciare con quella classica del Natale, era il 2004. Nella mia vita capita spesso che verso il "traguardo" di qualcosa, anche di poco valore, mi capiti un "accidente". Così fu anche in quell'occasione. Tutto stabilito in anticipo, domanda e pratica pronte tutto spedito con largo anticipo all'INPDAP, non mancaron inviti a recedere dalla mia decisione, anzi diversi erano dell'avviso che all'ultimo avrei desistito. A conti fatti mi restavano 3 settimane di ferie maturate e non godute, il periodo combaciava giusto con il ponte dell'Immacolata. Dal 9 Dicembre definitivamente a casa. Tutto scorreva liscio. Strano.... Detto e fatto il 4 Dicembre giunge una comunicazione da parte del suscritto ente. Presentarsi per regolarizzare un periodo di ricongiungimento (mesi 5) maternità del mio primo figlio. Accidenti al giurassico! Guardai il mio "capo" e in coro che vuoi che saranno pochi spiccioli.... La mattina dopo mi recai a Torino sede INPDAP.... mi chiesero EURI 2.000,00.... in alternativa (a recupero) lavorare altri 17 mesi! Incazzata nera telefonai al "capo"... gli feci una sfuriata che rimane nella storia, Lui poveraccio non ne poteva nulla, avrebbe dovuto informarsi meglio quello si. La responsabilità ricadde sul vecchio "capo" e sull'amministrazione. Cercammo una quadra....compreso il lavora le 3 settimane di ferie, non si andò a saldo di tutto... ma ormai tutto era deciso. Alla fine mi ci rimisi non molto. Ci fu la festa  molto bella e movimentata come sempre, giunse il 31 Dicembre. Il Sindaco volle fare un brindisi, ci si partecipò senza tanto entusiasmo. Quella mattinata di fine anno si svolse in un silenzio tombale, si sentivano solo i telefoni, cosa strana perchè eravamo tutti dei veri casinisti, gli amministratori non da meno. Stetti tutta la mattina in ufficio, nessuno dei colleghi si presentò. Le incombenze le affidarono agli stagisti, io pure. Venne il momento di chiudere il pc. Trassi dalla borsa il badge di presenza e lo posai sulla scrivania, non timbrai, uscii alcuni minuti prima degli altri e lo feci dalla porta di servizio, quando essa si chiuse alle mie spalle trassi un lungo respiro....mi sentivo libera. Quella libertà anticipata era solo una illusione. Il primo anno passò senza ripensamenti. Dal secondo in poi.....no. Avrei potuto continuare fino al 65°anno il...... 2009. Il post nasce dalla cena che ieri sera si è svolta presso un locale cittadino. La "palla" di organizzatrice l'ha raccolta Dany la "Bionda". Non ci sono andata. Stamani un collega mi ha detto: 

" Gemi...non sono più quei tempi..."



fioca,


eccoli i primi fiocchi
sarà, dicono, passeggera...domani previsto sereno
UFFA!




..il lavoro rende liberi


QUELLA TARGA MENZIONIERA AVREBBE DOVUTO RESTARE LI'


Rubata ad Auschwitz la targa all'ingresso del Lager,
 Il Lavoro rende liberi. 
 È la prima volta che viene sottratta dal posto in cui fu messa nei primi anni '40.

domenica 20 gennaio 2013

bucato.....




e fine hanno fatto le mutande ascellari?


 
 
Oggi un freddo becco. Il bucato mentre lo stendevo evaporava. Giornata di bucato “speciale”, bucato intimo…non mio, di mio figlio “single”. Quando apre la porta guardo sempre che cosa ha in mano…ormai ho l’occhio fino e domando:
-          Cos j è? ‘l sachet dai grostedi? – (cosa è? Il sacchetto dal pane duro?)
A Carrara il pane raffermo lo chiamiamo grostèd, da crostelli, insomma piccoli tozzi di pane avanzato raffermo, si usa conservarlo in un sacchetto abbastanza grande destinato a qualche conoscente o vicino di casa che alleva animali da cortile.
Però, il “sachèt dai grostedi” in casa mia ha una storia. Ricordate il periodo storico denominato “mani pulite”? Al tempo le porte delle patrie galere si aprivano e si chiudevano come nei saloon. Le uscite, mi spiace dirlo, avevano del comico. I soliti fotografi e giornalisti assediavano i rei o presunti tali, li inseguivano senza pietà, loro spesso restavano muti e se parlavano lo facevano a capo basso. Assediati fino all’auto che li avrebbe riportati a casa. Tutti nessuno escluso, uscivano dal grosso portone recando in mano qualcosa, sostenevano scatole piuttosto che borse, libri sotto il braccio. Ma lui no! Il Compagno “ G “ uscì calmo calmo ,tranquillo, gioviale, portandosi dietro un voluminoso quanto proletario sacco nero in plastica del tipo usato per i rifiuti. Quella scena non la dimenticherò mai! Eravamo a tavola, anzi io stavo scodellando qualcosa, quando si vide quella scena scoppiammo a ridere e a me scappò detto:
         Mir lì col sacc dai grostedi
Non sono impazzita. Se il titolo parla di mutande ascellari ci sarà un motivo.
Calzino, gancetto per bucato….uno dopo l’altro…fila enorme. Passo alle mutande, mutanda 2 gancetti uno a destra uno a sinistra, fila idem. Finito il rito della stenditura ero mezza intirizzita dal freddo. Prima di rientrare mi giro e scoppio a ridere, uno di quei risi che si sentono a distanza e fanno venir male al costato. La vista “variopinta” di boxer era uno spettacolo, vada per il tinta unita, poi venivano le fantasie a righine, con gli scoiattolini, le stelline, ranocchiette,le bottigliette “red” di cui una enorme proprio a coprire “lì” ma la più ganza era quella con una mucca vestita da Sharlock Holmes con tanto di vistosa lente di ingrandimento… soggetto ovviamente a lato di “lì”. Ma fosse stata solo la visione. Mi sovveniva la “confidenza” delle mie Nipotine:
-          O nonna lo sai che il babbo ha le mutande con l’elefantino dalle orecchie sventola e una con un porcellino, pensa che ha anche il codino arricciato! –
La piccola rincara
 
-          Gliele ha comperate la mamma! -
 
Tutto sommato il bucato di Babbo Natale è più sobrio
 
 
 

FAI


giovedì, 17 dicembre 2009

PERCHE' SIA CHIARO

F.A.I.

SIGNIFICA SOLO
FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA



DAL BLOG DI 14 LUGLIO

 http://omicron.splinder.com/

 
                                             
Sui fatti di Milano e Gradisca d'Isonzo

La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI denuncia la natura oggettivamente provocatoria e antianarchica delle esplosioni di Milano e Gradisca d'Isonzo.

Il nome degli anarchici viene strumentalmente associato a deliranti rivendicazioni che accompagnano detonazioni e fiammate, in un momento assai significativo, a poche ore dallo svolgimento di decine e decine di manifestazioni pubbliche che il Movimento anarchico ha promosso a Milano e in tutta Italia per tenere viva la memoria della strage di Stato, dell'assassinio di Pinelli e delle montature antianarchiche che quarant'anni fa a piazza Fontana aprirono la stagione della strategia della tensione.

Lo Stato, i suoi apparati e i loro servi non possono tollerare che, a distanza di quarant'anni, la memoria storica su quei tragici fatti sia ancora viva e presente nell'opinione pubblica. Per i poliziotti di professione e per quelli di vocazione, risulta intollerabile che nelle piazze, nelle scuole, e nei luoghi di lavoro gli anarchici continuino a ricordare e a far ricordare la natura criminale del potere e delle sue strutture di dominio. Ed è per questo che, con infame puntualità, la polvere da sparo viene utilizzata nel tentativo di coprire la miseria in cui si dibatte la classe dirigente del paese.

Ancora una volta, la lotta antirazzista e l'opposizione ai Centri di Identificazione ed Espulsione per immigrati viene criminalizzata attraverso l'esercizio poliziesco della provocazione dinamitarda, proprio in un momento in cui il livello del conflitto espresso dagli immigrati smaschera giorno per giorno la natura totalitaria e razzista di questi lager contemporanei.

L'acronimo FAI, associato a una presunta "federazione anarchica informale", torna a essere vigliaccamente utilizzato per creare confusione e gettare discredito sull'impegno quotidiano profuso a viso aperto dai militanti e dai simpatizzanti della Federazione Anarchica Italiana nelle lotte sociali al fianco dei lavoratori, degli sfruttati, degli oppressi. Respingiamo fermamente la provocazione, invitiamo i cittadini a non lasciarsi confondere dal clamore mediatico ed esortiamo gli operatori dell'informazione a non prestarsi a logiche di interessata disinformazione.

Nel denunciare questo miserabile copione, esprimiamo tutto il nostro sdegno per l'infamia di questi atti, funzionali alle logiche del potere, con cui si cerca di distruggere e infangare quello che gli anarchici cercano di costruire ogni giorno: una società libera dal potere, libera dalla sopraffazione, in cui la solidarietà, l'uguaglianza e la giustizia sociale siano pratiche reali e quotidiane.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

cdc@federazioneanarchica.org
www.federazioneanarchica.org

16/12/2009
                                                                                    


finanziaria


Prorogato lo Scudo Fiscale
Finanziaria verso il varo finale


Il Consiglio dei Ministri ha deciso la proroga dei termini per lo scudo fiscale, che slittano così al 30 aprile 2010. La Camera intanto dice sì alla Finanziaria.
(da L'Unità)

Stamani ho ascoltato, via radio, una parte della dichiarazione di voto. Il più "interessante" mi o ci hanno obbligato a guardare su RAI3.....è stato quello del Ministro Bocchino. Gente mia che politico! Chi non avvezzo a seguire la politica lo avrebbe creduto un "leader maximo" tanto spiegava dottrinalmente la bontà di quella finanziaria ,di quel famigerato scudo fiscale del ricorso vergognoso alla fiducia!

I fondi all'estero perchè lasciarli in "terra" straniera meglio tornino in Italia! Essi ci permetteranno di non mettere le mani in tasca al contribuente italiano. Con un tale copioso capitale potremo provvedere al miglioramento di: scuola, università, sanità, casa, famiglia....ecc.....eccccccc.

Mi chiedo se avesse letto il testo della finanziaria.
Mi chiedo....che cazzo ne fanno del gettito fiscale annuo.
Mi chiedo.....il prossimo anno? Lo scudo fiscale non è mica il pozzo di San Patrizio. 

Non sarebbe stato meglio chiudere la porta spalancata e squarciata della stalla prima che i "lalleri" scappassero? 
5% di tassazione vergogna! 

Altra vergogna da non sottovalutare...riguarda la RAI. Hanno interrotto la trasmissione di Augias Le Storie dedicata ad un libro su Fabrizio De Andrè. RAI1 stava in quei minuti proponendo la solita trasmissioncina  nazionalpopolare 
La prova del Cuoco....

Ecco la "cultura" ...che ci meritiamo!

...con la forza....




"Se la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano ha dimostrato di saperli correggere da solo. Noi deploriamo che si voglia dimostrare che il popolo deve essere governato con la forza". Giacomo Matteotti, ultimo discorso in Parlamento, 30 maggio 1924 


la Striscia Rossa de l'Unità


Quello che capitò a Giacomo Matteotti lo sappiamo tutti e non fu certo una "sassata". Anche ciò che accadde dall'indomani del suo assassinio lo conosciamo bene. Quella cultura continua ad inquinare questa nostra Paese ondivago.

ricordo....




ROSE DI NATALE PER TE COMPAGNO


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Parola di duce

Parola di duce

di Golino Enzo

Prezzo: € 9.30
Disponibilità: Fuori catalogo - Non acquistabile
 


Il libro è qui con me, considerato la non disponibilità non ne posterò la copertina. Un Saggio uscito dalla penna di Enzo Golino. Vi propongo la presentazione posta nel lato sinistro della sopracopertina.



Possono le parole fare la storia? E come può un linguaggio affascinare le folle spingendole a credere ciecamente nella figura di un capo? Sulla scia di questi interrogativi Enzo Golino, nel Saggio Parola di Duce, analizzare l'oratoria di Mussolini e la politica linguistica del fascismo. Abile demagogo di retorica eloquenza, spregiudicato dittatore dei mass media, astuto esecutore di gesti istrionici e di vocalità calcolate. Mussolini aveva capito che per ottenere il consenso di tutti gli italiani e rendere più solido il suo potere doveva servirsi anche di strategie verbali molto aggressive. lo stile dei suoi discorsi e dei suoi scritti,pur a vendo precedenti nella cultura politica e letteraria dell'ottocento e del novecento, rappresenta una novità, efficace e subdola al tempo stesso, mirata a convincere e a persuadere l'audience, o a nascondere la realtà. Come altri totalitarismi del secolo,anche il fascismo, voleva creare un "uomo nuovo" e di conseguenza una lingua funzionale all'ideologia del regime. Zarathustra della nascente civiltà di massa, Mussolini si atteggia a Grande Pedagogo della Nazione. E con le direttive impartite attraverso i gerarchi inquina testi scolastici, cambia nomi di città e paesi, combatte dialetti e forestierismi, italianizza brutalmente le minoranze linguistiche e gli idiomi delle colonie africane. Il libro, minuziosamente documentato,mette a nudo i rapporti tra il dire e il fare del regime mussoliniano e invita a diffidare di chi conduce la lotta politica manipolando la lingua e le coscienze con deliranti promesse di onnipotenza.

censura

foto natale 2009





il lancio di una piccola riproduzione "turistica" del Duomo di Milano, contro il Presidente del Consiglio italiano...
 (uomo intelligente, scaltro, fine manipolatore di immagine e "menti" italiche)... bersaglio riuscito.

Questa data, quel fatto potrebbero rappresentare un alibi 
per ridurre a NOI fruitori di Internet 
titolari di Blogs o Siti
 lo spazio di Libertà che ci siamo ritagliato. 
Ci hanno già provato. 

un saluto....

per un saluto....


Martedì 15 dicembre - dalle ore 17,30
Casa delle Culture (ex CAT)
Pomerio Ducale - Massa
 
 
 
Incontro pubblico   organizzato da:
Associazione “Occhioni & Magrini Forno”; Circolo del “Pensiero Apuano” Massa; Gruppo Anarchico “Su la testa” Massa; Associazione “Punto Rosso” Carrara; Periodico “Trentadue” Carrara
 
 
Giuseppe Pinelli
Quarantesimo anniversario - La necessità di ricordare
 
Presentazione e discussione sui libri:
- Licia Pinelli - Piero Scaramucci, Una storia quasi soltanto mia, Feltrinelli, 2009
- Francesco Barilli e Sergio Sinigaglia (a cura di), La piuma e la montagna. Storie degli anni ’70,introduzione di Giovanni De Luna, Manifestolibri, 2008
- Adriano Sofri, La notte che Pinelli, Sellerio, 2009
- AA.VV., Pinelli, La diciassettesima vittima, BFS, 2006
 
Presentazione della rivista TRENTADUE:
numero di dicembre 2009, con un dossier su Pinelli
 
Interverranno rappresentanti delle associazioni organizzatrici e della rivista Trentadue
 
Spazio musicale con canti della tradizione anarchica e libertaria:
tra gli interventi: Davide Giromini, Stefano Barotti
 
Buffet e brindisi
 
Ingresso libero


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Trasmessomi dall'Amico Massimo Michelucci
 
 


presepio


Vi lascio questo particolare 
del mio Presepio Grande
starò via qualche giorno


canto di natale

OTTIMO FILM


ben fatto, fedelissimo e quasi integrale al libro di Charles Dickens...il primo racconto che lessi integralmente da sola. Le scene sia degli interni che degli esterni ritraggono il popolo e il paesaggio londinese così come lo raccontò magistralmente l'Autore. Reso vitale e simpatatico dal D3. 

compleanno 40

FESTA DI COMPLEANNO
IIIA


(video introduttivo ad una play list di 13 spezzoni da visionare e ascoltare)



UNA GUARDATA ALL'INDIETRO NON FA MAI MALE 

Provo ad elencare cosa accadde in ambito politico sociale nell’Italia del 1969.
L’anno 1968 termina ed il 69 inizia con una contestazione. A Marina di Pietrasanta il Movimento Studentesco di Pisa e alcuni militanti di Potere Operaio contestano lusso e sprechi di chi si appresta a festeggiare il Capodanno al nigth club la Bussola. Interverrà la polizia, un giovane manifestante, Soriano Ceccanti, verrà ferito gravemente la sua via condannata alla paralisi .
Gennaio Magistratura Democratica organizza manifestazioni a favore della riforma del codice penale..
Febbraio Enrico Berlinguer, durante lo svolgimento del XII congresso PCI, viene eletto vicesegretario. I Sindacati proclamano scioperi contro le gabbie sindacali la cui applicazione separa ancora di più il Nord Italia dal Sud Italia. A Roma viene contestato duramente Richard Nixon durante la sua visita al Quirinale.
Ad Aprile a Battipaglia operai manifestano contro la chiusura della loro fabbrica, sconti duri con la polizia…muoiono 2 Persone.
 
A Giugno, dopo una vergognosa serie di assoluzioni si conclude a bari il processo ad una sessantina di mafiosi. Luciano Liggio viene scarcerato e si da alla macchia. (interessante cercare chi era Liggio e le sue implicazioni politico-mafiose)
A Luglio il PSI si spacca ancora, Si separerà in due correnti, una di destra Psu che diverrà poi Psdi. I Sindacati approvano una piattaforma unitaria. Richiedono aumenti per tutti, riduzione dell’orario di lavoro, nuova normativa per malattia e infortuni. Il 20 Luglio sale il clima di tensione, il Governo Rumor cede e lui dà le dimissioni. La crisi politico-sociale si inasprisce. Iniziano a circolare voci cupe, sulla possibilità che si possa ripetere una situazione simile al Luglio 1960 durante il governo Tambroni., UN VERGOGNOSO MONOCOLORE SOSTENUTO DA 14 MISSINI E 4 INDIPENDESTI DI DESTRA. PALESEMENTE VOTATO ALL’ANTICOMUNISMO VISCERALE RESTO’ IN CARICA SOLO 4 MESI E 1 GIORNO, GRAZIE ALLA “RIBELLIONE” INTERNA PORTATA AVANTI DA MORO E FANFANI CADDE. Ci si interroga chi abbia interesse a scaldare il clima di contrapposizione. Fa paura il cambiamento di atteggiamento che la polizia tiene nei confronti delle manifestazioni studentesche e operaie.
Ad Agosto scoppiano bombe su otto treni, ne è interessata tutta la rete ferroviaria dal veneto all’Abruzzo, dal Trentino alla Campania..
Settembre inizia il lungo conflitto sociale che resterà famoso con il nome “ Autunno Caldo “.
Ottobre dimostrazione davanti a Palazzo Chigi da parte dei baraccati romani, un lungo corteo al grido: “ “ “CASA!”
Novembre a Milano anche quella Città verrà interessata da un grosso Sciopero Generale in richiesta del diritto alla Casa. Durante le cariche da parte della polizia due loro camionette si scontrano e muore l’agente Annarumma, la cui morte verrà vergognosamente enfatizzata da elementi fascisti e squadisti. Il PCI radia il gruppo del Manifesto, a mio avviso un grosso ERRORE!......in mezzo a tanto male una buona Novella:
LA CAMERA APPROVA LA LEGGE FORTUNA BASLINI CHE INTRODUCE IL DIVORZIO.
 DICEMBRE
IL 12 MILANO E’ GiA’ VESTITA A FESTA PER DARE IL BENVENUTO AL NATALE. IL COLORE ROSSO PREVALE SU TUTTO. LE STRADE SONO AFFOLLATE COME SEMPRE. UNO SCOPPIO IMPROVVISO, TUTTI RESTANO PARALIZZATI, LE VOCI SI SUSSEGUONO DANDO SPIEGAZIONI DIVERSE, DALLO SCOPPIO DI UNA CALDAIA AL CROLLO DI UN PALAZZO. NESSUNO SOSPETTAVA MINIMAMENTE CHE QUEL BOTTO FOSSE FRUTTO DI UN ATTENTATO.  LA NOTIZIA CHE SI TRATTAVA DI UN ATTENTATO NON TARDO’ A FARSI LARGO. IN PIAZZA FONTANA DENTRO LA BANCA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA ESPLODE UNA BOMBA. MORIRANNO DICIASETTE PERSONE NE RIMARANNO FERITE NOVANTA.
BOMBE NON SOLO A MILANO. QUASI IN CONTEMPORANEA NE ESPLODERANNO ALL’ALTARE DELLA PATRIA E ALLA BANCA NAZIONALE DEL LAVORO A ROMA.
 
IL 15 GIUSEPPE PINELLI, UN ANARCHICO MILANESE, MUORE PRECIPITANDO DA UNA FINESTRA DELLA QUESTURA MENTRE VIENE INTERROGATO PER LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA: LA SUA MORTE VERRA’ CLASSIFICATA COME ACCIDENTALE!
 
IL 16, SEMPRE PER LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA, VIENE ARRESTATO L’ANARCHICO PIETRO VALPREDA: DOPO MOLTI ANNI VERRA’ COMPLETAMENTE SCAGIONATO .
 
VERGOGNA ETERNA       
 
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FESTA DI COMPLEANNO

IIa

PANSA INTERVISTA BORGHESE
ERA IL 5 DICEMBRE 1970
 
Due giorni dopo che Giampaolo Pansa intervistò il Principe Nero avvenne ciò che passerà alla storia come il tentativo di colpo di stato. L’articolo Pansa lo scrisse proprio il 7 Dicembre, di questa intervista l’autore aveva in progetto di farne un libro. Un libro diverso, ma la concomitanza con i fatti della nottata tra il 7-8 Dicembre 1970 gli fecero cambiare idea, pubblicò l’intervista per esteso:
BORGHESE MI HA DETTO
(Palazzi Editore)
Il programma, gli uomini ombra, la conquista del potere nell’ultima intervista di Junio Valerio Borghese. La biografia completa del principe nero. I documenti e l’anagrafe dei movimenti della destra extraparlamentare
Ricopio una parte di dialogo avvenuto in via Giuseppe Lanza a Roma sede di un ufficio dell’impresario Guadagni, fedele portaborse di Borghese. Oggetto la Strage di Milano.
 
PANSA - Lei ha ricordato le bombe di Milano.Che giudizio da di quello che è avvenuo?
 
BORGHESE -Se le devo dire la verità, io ancora oggi non riesco a rendermi ragione della utilità per qualsiasi gruppo politico di un gesto di quel genere. L’unica forma di identificazione di un’utilità si può avere per chi sostiene e diffonde l’idea anarchica: distruggiamo, la distruzione…
 
PANSA     Secondo me l’utilità c’era a destra, perché le bombe che cosa hanno provocato? Un grosso scossone nell’opinione pubblica, esecrazione verso i movimenti di sinistra, allarme per l’ordine turbato, cioè tutte quelle cose che lei, tra l’altro, citava a proposito…
BORGHESE -A proposito di quelle che noi vogliamo realizzare.
 
 
PANSA   No, degli avvenimenti. Lei ad esempio parlava di una situazione di disordine, l’autunno caldo, dice abbiamo vissuto in un momento rivoluzionario in cui qualsiasi cosa poteva accadere.
 
BORGHESE- E la bomba può servire per dare questa impressione.
 
PANSA -  La bomba poteva servire a questo. Non è che io voglia dire….Ma se lei ci pensa!
 
BORGHESE   Il suo pensiero è esatto.
 
PANSA   E’ il cui prodest. A sinistra no, si sono scatenati tutti contro i gruppetti, io ero a Milano in quei giorni, hanno messo dentro anche degli appartenenti alla Costituente Nazionale Rivoluzionaria, qualcuno della Giovane Italia qualcuno di Leccisi.Ma le retate grosse le hanno fatte nei groppuscoli maoisti, Lotta Continua, ecc…
 
BORGHESE   Le hanno fatte in mezzo ai sinistri.
 
GUADAGNI -Comunque noi condanniamo pienamente chi ha messo le bombe.
 
PANSAMa non parlo di questo!
 
BORGHESE -   Stiamo parlando in sede politica, a chi può giovare.
 
GUADAGNI -  Può servire soltanto a chi vuole mestare nel torbido.
 
BORGHESE -   Comunque, le vorrei dire questo, guardi la sua disamina sull’utilità politica di un’ operazione di questo genere non fa una grinza. Effettivamente, potrebbe essere una spiegazione. Io le ho detto che sto cercando una spiegazione da un anno e non sono riuscito a trovarla. Quello che le posso dire è che, anche se questa dovesse essere una logica spiegazione, noi nella nostra etica politica rifuggiamo da azioni di questo genere. Perché le consideriamo esattamente l’opposto di quello che noi vogliamo, del biglietto da visita col quale ci vogliamo presentare alla nazione.
 
NON SO SE QUESTO LIBRO SIA ANCORA IN “CORSO” POICHE’ I FASCISTI DELLA X MAS DI BORGHESE SPAZZARONO VIA, ACQUISTANDO, OGNI LIBRO…MOLTI NON FURONO MAI RISTAMPATI. UN LIBRO UTILISSIMO A COMPRENDERE QUELLO CHE ERA LA DESTRA ITALIANA AL DUALISMO ALMIRANTE-BORGHESE. NE ESCE UN BORGHESE GONFIO E TRONFIO COME SEMPRE, UN INTRALLAZZONE, UN FOLLE CHE SI CREDEVA ONNIPOTENTE. CREDO FORTEMENTE CHE SIA STATO USATO DAGLI USA, ancora una volta come nel 45 per Gladio, COSI’ COME FU USATO DAI TEDESCHI l’8 SETTEMBRE. GUADAGNI UNA FIGURA SINISTRA, MI SPIACE DIRLO MA È UN MIO CONTERRANO


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Grazie a Viola per l'aiuto. E' stata Lei a dettarmi le due pagine del Libro. Utile per me utilissimo alla bambina quale esercizio di lettura e acquisizione vocaboli. BACIONE!
 
 
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"FESTA DI COMPLEANNO"
40 ANNI.....

(parte Ia)



da oggi e per i quattro giorni che mi separano da una breve partenza li dedicherò al ricordo di quel 12 Dicembre 1969 quando una bomba fu lanciata contro il popolo italiano, perchè di questo si trattò. Iniziò una stagione "nuova"....la chiamarono "Strategia della Tensione"

intanto leggete il "vecchio che si fa nuovo"

" Per i fascisti la violenza non è un capriccio o un deliberato proposito, non è l'arte per l'arte. Una necessità chirurgica. Una dolorosa necessità "(1921)

" Per me la violenza è profondamente morale, più morale del compromesso della transizione" (1925)

dal libro

" CITAZIONI "
(manuale delle guardie nere)

autore

BENITO MUSSOLINI

tra il 1921 e il 1925 il fascismo si consolidò.
 Lo fece con queste regole fondanti

le chiavi!

Semplici chiavi di case….eppure ci hanno fatto penare! La decisione di finire l’anno a Carrara è stata presa in fretta, portarsi ...