PERLE DA "CHIODI"
Non leggevo la cronaca provinciale di Massa e Carrara da almeno cinque giorni. Così facendo mi esoneravo sia dalle incazzature che dalle ipocrisie pacchiane, mettendo a nanna l'ironia sottile che mi coglie puntualmente durante la lettura, ....in materia di occupazione, politica, economia ambiente e salute..Leggendo a ritroso mi imbatto in un interessante articolo (Tirreno)
E ORA SI COSTRUISCE DI PIU'
cresce il numero delle case e le segherie si trasformeranno...
Non ci vuole molto a capire che sarà una chiara speculazione privata, anche se non mancano accenni ad alloggi per unità singole o bis. Aggiungendovi il futuro ingresso di un BRICO
(pessima catena di merce scadente)
Mi chiedo...Il Verde Pubblico? Palestre piscine e luoghi di aggregazione? Dovrà la nostra Città subire ancora angherie devastanti? Insomma una:
VACCATA UNICA!
Per non farci mancar niente tiene banco: La problematica del risarcimento di danaro per gli ex proprietari di terreni già espropriati decenni fa ( costruzione di alloggi in edilizia convenzionata) i quali a termine di legge richiedono l' adeguamento del costo dei terreni.
Mi chiedo: quasi tutti i Comuni "civili" d' Italia hanno risolto il problema da anni, con modi e in tempi diversi .
Noi i soliti "pezzenti". Le richieste sono legittime. Inutile che ancora come con Gaia si facciano intraprendere, ai cittadini, battaglie... e...cause perse in partenza.
Intanto risponde a BALLA il fatto che i Comuni: BATTONO CASSA per loro stessi. I Comuni non ci guadagnano nulla....Anzi potrebbero inimicarsi la stragrande maggioranza di cittadini non utenti di quegli alloggi, nel momento in cui deliberassero di contribuire in parte al risarcimento delle somme destinate agli ex proprietari, significherebbe splamare a NOI non interessati una gabella in più.
Perchè è in malafede colui o coloro che "consigliano" il non pagamento di quegli oneri pregressi.
TOCCA CHE PAGHINO:
1) principalmente per ottenere la totalità della proprietà immobiliare dell'alloggio (già acquisito) e del terreno su cui sono costruiti e le varie dipendenze condominiali, verde compreso, i quali oggi risultano terreni in concessione per 99 anni (se pagasse il Comune in toto)
2) per quanto esposto sopra, il proprietario non godendo della totalità del patrimonio immobiliare, l'alloggio non acquisirebbe mai sul mercato un giusto valore commerciale , poichè il Comune continuerebbe a godere del diritto di prelazione, dello stesso, offendo legittimamente una somma in base al costo di acquisto originario....non dimenticando la trappola dell'uso dei famosi 99 anni. Trascorsi i quali, per ragioni di agibilità o abitabilità gli stabili potrebbero venir demoliti...senza se e senza ma.
Trovo vergognoso che per i soliti motivi di "visibilita" si inducano in errore i Cittadini gabbandoli. Non ci cascate...
BUON ANNO
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