domenica 20 gennaio 2013

bucato.....




e fine hanno fatto le mutande ascellari?


 
 
Oggi un freddo becco. Il bucato mentre lo stendevo evaporava. Giornata di bucato “speciale”, bucato intimo…non mio, di mio figlio “single”. Quando apre la porta guardo sempre che cosa ha in mano…ormai ho l’occhio fino e domando:
-          Cos j è? ‘l sachet dai grostedi? – (cosa è? Il sacchetto dal pane duro?)
A Carrara il pane raffermo lo chiamiamo grostèd, da crostelli, insomma piccoli tozzi di pane avanzato raffermo, si usa conservarlo in un sacchetto abbastanza grande destinato a qualche conoscente o vicino di casa che alleva animali da cortile.
Però, il “sachèt dai grostedi” in casa mia ha una storia. Ricordate il periodo storico denominato “mani pulite”? Al tempo le porte delle patrie galere si aprivano e si chiudevano come nei saloon. Le uscite, mi spiace dirlo, avevano del comico. I soliti fotografi e giornalisti assediavano i rei o presunti tali, li inseguivano senza pietà, loro spesso restavano muti e se parlavano lo facevano a capo basso. Assediati fino all’auto che li avrebbe riportati a casa. Tutti nessuno escluso, uscivano dal grosso portone recando in mano qualcosa, sostenevano scatole piuttosto che borse, libri sotto il braccio. Ma lui no! Il Compagno “ G “ uscì calmo calmo ,tranquillo, gioviale, portandosi dietro un voluminoso quanto proletario sacco nero in plastica del tipo usato per i rifiuti. Quella scena non la dimenticherò mai! Eravamo a tavola, anzi io stavo scodellando qualcosa, quando si vide quella scena scoppiammo a ridere e a me scappò detto:
         Mir lì col sacc dai grostedi
Non sono impazzita. Se il titolo parla di mutande ascellari ci sarà un motivo.
Calzino, gancetto per bucato….uno dopo l’altro…fila enorme. Passo alle mutande, mutanda 2 gancetti uno a destra uno a sinistra, fila idem. Finito il rito della stenditura ero mezza intirizzita dal freddo. Prima di rientrare mi giro e scoppio a ridere, uno di quei risi che si sentono a distanza e fanno venir male al costato. La vista “variopinta” di boxer era uno spettacolo, vada per il tinta unita, poi venivano le fantasie a righine, con gli scoiattolini, le stelline, ranocchiette,le bottigliette “red” di cui una enorme proprio a coprire “lì” ma la più ganza era quella con una mucca vestita da Sharlock Holmes con tanto di vistosa lente di ingrandimento… soggetto ovviamente a lato di “lì”. Ma fosse stata solo la visione. Mi sovveniva la “confidenza” delle mie Nipotine:
-          O nonna lo sai che il babbo ha le mutande con l’elefantino dalle orecchie sventola e una con un porcellino, pensa che ha anche il codino arricciato! –
La piccola rincara
 
-          Gliele ha comperate la mamma! -
 
Tutto sommato il bucato di Babbo Natale è più sobrio
 
 
 

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