domenica 18 marzo 2012

il babbo dei nidi

ECCO IL BABBO DEI NIDI

Loris Malaguzzi

"Il bambino - è fatto di cento. - Il bambino ha cento lingue - cento mani - cento pensieri - cento modi di pensare - di giocare e di parlare - cento sempre cento - modi di ascoltare - di stupire di amare - cento allegrie - per cantare e capire - cento mondi - da scoprire - cento mondi - da inventare - cento mondi - da sognare. Il bambino ha cento lingue - (e poi cento cento cento) - ma gliene rubano novantanove. - La scuola e la cultura - gli separano la testa dal corpo. - Gli dicono: - di pensare senza mani - di fare senza testa - di ascoltare e di non parlare - di capire senza allegrie - di amare e di stupirsi - solo a Pasqua e a Natale. - Gli dicono: - di scoprire il mondo che già c'è - e di cento - gliene rubano novantanove. - Gli dicono: - che il gioco e il lavoro - la realtà e la fantasia - la scienza e l'immaginazione - il cielo e la terra - la ragione e il sogno - sono cose - che non stanno insieme. - Gli dicono insomma - che il cento non c'è - . Il bambino dice: - invece il cento c'è."

Eccolo qui. 
Anche per Loris Malaguzzi la svolta pedagogica inizia nel 1945. Era un giovane maestro, esercitava in una scuola di un piccolo Borgo della campagna reggiana. Venne coinvolto in un progetto promosso da gente comune, genitori contadini e operai che avvertivano la necessità di una assistenza scolastica diversa da quella tradizionale i cui orari non permettevano di seguire i propri figli nel modo che loro avrebbero desiderato. Malaguzzi abbandona l’insegnamento nella scuola pubblica. Forte della sua formazione universitaria in pedagogia e psicologia applicò un metodo nuovo e scientifico, basandosi sul monitoraggio del comportamento di ogni bambino, osservandolo nel gioco, nella sua capacità naturale di interazione affettiva e collaborativa con i compagni. Modo migliore per studiare i loro comportamenti e conoscere lo sviluppo del linguaggio e delle prime relazioni sociali, scoprirsi pensanti e iniziare a conoscere se stessi. Luogo dove potrà svolgere un ruolo attivo utile al suo processo autocostruttivo aiutato da uno sviluppo armonioso di acquisizione quotidiana. Malaguzzi avversava la pedagogia profetica. Sostenendo:
“ Sono contro alla pedagogia profetica che sa tutto del bambino ancor prima di averlo visto”.
 Nel 1946 esistevano nel reggiano già otto “Scuole del Popolo”, scuole di ispirazione laica. Lo stato non vedeva di buon occhio queste nuove scuole in particolare quelle riservate ai bambini con età inferiore ai tre anni. Comunque in un decennio queste scuole vennero tutte municipalizzate, a suon di battaglie vinte nel far accettare e riconoscere la giustezza della impostazione laica nell’insegnamento. Le scuole iniziarono a chiamarsi “ Scuole dell’Infanzia “ e “Asilo Nido”: PER BAMBINE E BAMBINI. Mi piacerebbe si cogliesse il senso rivoluzionario di quanto scritto in carattere maiuscolo.
Arredo delle sezioni strutturate a misura fisica, dove poter ricostruire un ambiente familiare. Atelier dove lavorare, giochi e pranzi all’aperto, arredo esterno ricco di strutture e adeguatamente sicuro. Asilo nido, luogo di libertà dove l’educatore ricopre un ruolo di osservatore dialogante. Non dimentico la nuova politica di autogestione che vedi per la prima volta educatori e genitori insieme.
Lavorare al Nido, acquisire la culura pedagogica di Loris Malaguzzi, mi ha dato molto. Matteo era nato da pochi mesi, avevo frequentò anche Lui il Nido, trovò una mamma preparata, avevo 36 anni. Molto di più di quella che ebbero i suoi fratelli e sua sorella….giovanissima mamma.

Loris Malaguzzi, che conobbi a Torino, poi lezioni in video conferenza, morì nel 1994, non lavoravo più al Nido. Ne fui molto addolorata, aveva poco più di settanta anni.
Dopo la morte, la sua Città Reggio Emilia fondò.
REGGIO CHILDREN
Centro internazionale per la difesa e lo sviluppo dei diritti e delle potenzialità delle
BAMBINE E DEI BAMBINI.
Un GRAZIE grande anche per la sua rivista mai dimenticata “ZERO6”






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